IOF demoliscono due case a Umm al-Fahm

Umm al-Fahm – WAFA. Domenica, le forze d’occupazione israeliane hanno demolito due case di proprietà palestinese ed altre strutture in costruzione vicino alla città di Umm al-Fahm, nei Territori palestinesi occupati dal 1948, con il pretesto della mancanza di permessi.

Il sito web Arab 48 afferma che la polizia israeliana, accompagnata da bulldozer, ha fatto irruzione e ha isolato il quartiere di Swisa, alla periferia di Umm al-Fahm, prima di procedere alla demolizione di due case appartenenti alla famiglia Jabarin.

Durante la demolizione, la polizia israeliana ha negato l’accesso al sito ai proprietari delle case.

A maggio di quest’anno, le autorità d’occupazione israeliane hanno inviato avvisi per la demolizione pianificata di 25 case di proprietà palestinese nei quartieri di Swisa e Wadi al-Harmia, vicino alla città di Umm al-Fahm.

Il gruppo israeliano per i diritti dei palestinesi, Adalah, afferma che soltanto il 4,6% delle nuove case costruite in Israele si trova nelle città e nei villaggi palestinesi, nonostante i palestinesi costituiscano oltre il 20% della popolazione.

La difficoltà per i palestinesi in Israele di ottenere permessi di costruzione li costringe ad ampliare o costruire case e strutture senza permessi, rischiando così di essere successivamente demolite.

I palestinesi nello stato israeliano sono coloro che rimasero sulla loro terra dopo la creazione dello stato d’occupazione, nel 1948, e i loro discendenti. Costituiscono circa il 20% dei nove milioni di abitanti del paese.

Per legge, i loro diritti sono uguali a quelli dei cittadini ebrei, ma in pratica subiscono discriminazioni in materia di lavoro, alloggio, polizia ed altri elementi essenziali.