Al-Bireh – WAFA. All’alba di mercoledì, le forze israeliane hanno fatto irruzione nella sede principale di un’importante organizzazione sanitaria nella città occupata di al-Bireh, in Cisgiordania, e hanno ordinato la chiusura del luogo.
Il direttore generale dei Comitati per il lavoro sanitario (HWC), Shatha Odeh, ha affermato che soldati israeliani armati fino ai denti hanno sfondato la porta principale del quartier generale di HWC e si sono fatti strada all’interno, manomettendo e danneggiando la maggior parte del suo contenuto e confiscando quattro computer, prima di consegnare un ordine militare per la chiusura dell’edificio per sei mesi, che può essere rinnovato.
Ha aggiunto che la decisione israeliana di chiudere l’organizzazione è giustificata “sotto pretesti di sicurezza fragili”. Questa è la seconda volta che l’edificio viene perquisito negli ultimi due mesi.
L’8 marzo, i soldati israeliani hanno perquisito l’edificio e hanno confiscato i dischi rigidi di sette computer e altri documenti prima di partire.
Odeh ha promesso che gli HWC continueranno a svolgere il loro lavoro anche se dovessero cercarsi un altro posto.
Fondata nel 1985 da un gruppo di volontari palestinesi che lavorano nel settore sanitario, HWC è un’organizzazione non governativa per la salute e lo sviluppo che si impegna a soddisfare le esigenze di assistenza sanitaria della popolazione palestinese che vive sotto l’occupazione israeliana, in particolare i poveri e gli emarginati.
Oltre 400 palestinesi beneficiano dei servizi forniti dai suoi 270 dipendenti a tempo pieno ed oltre 150 professionisti sanitari part-time in 17 centri sanitari e cliniche in tutta la Cisgiordania. Questi centri vanno da piccole cliniche ad un ospedale di chirurgia diurna che fornisce servizi sanitari attraverso medicina generale, laboratorio, radiologia, chirurgia e diverse specialità.