Ramallah – PIC. Il Servizio carcerario israeliano (IPS) ha trasferito mercoledì il prigioniero Basil Ajaj, di 45 anni, risultato positivo al Coronavirus, in terapia intensiva all’ospedale di Soroka. Finora non ci sono informazioni precise sulle sue condizioni di salute.
Mercoledì, la Società per i prigionieri palestinesi ha dichiarato che il prigioniero Ajaj è in detenzione dal 2002 ed è stato condannato all’ergastolo ed ulteriori 40 anni.
La società ha aggiunto, in un altro contesto, che l’IPS non ha ancora informato i prigionieri nella sezione 4 del carcere di Raymond sui risultati degli esami che hanno condotto martedì.
Il numero di prigionieri infettati dal Coronavirus dall’inizio dell’epidemia ha raggiunto i 191 casi, l’ultimo dei quali si è verificato nella sezione 4 del carcere di Raymond. 90 prigionieri sono detenuti in questa prigione, compresi 43 malati cronici e quattro di età superiore ai 60 anni.
La società ha monitorato diversi fatti negli ultimi mesi riguardanti le condizioni dei prigionieri nelle carceri dell’occupazione israeliana con la diffusione della pandemia.
Inoltre, decine di nuovi prigionieri sono trattenuti in centri di detenzione privi delle condizioni minime per la vita umana, come a Huwara ed Etzion.
Ha sottolineato che l’IPS ha isolato i detenuti in questi due centri per periodi di oltre 20 giorni, in condizioni tragiche e disumane, con la scusa della quarantena.
Secondo la società, l’IPS impedisce ai prigionieri di comunicare con le loro famiglie e di incontrare i loro avvocati.