Gli avvocati che rappresentano Sheikh Salah hanno criticato la decisione israeliana, classificandola come una violazione dei diritti umani, e hanno affermato che è stato trasferito in un’altra prigione senza informarli o fornire ragioni legali per questa mossa.
Gli avvocati hanno affermato di considerare la misura come “punitiva” e “parte delle violazioni che prendono di mira lui e la sua famiglia”.
“Tale comportamento conferma la politica di persecuzione portata avanti dal governo israeliano contro Sheikh Salah, che è stato ingiustamente incarcerato per aver difeso le sue opinioni, pensieri e valori, e per aver difeso la sua identità arabo-palestinese e le sue convinzioni islamiche…”, ha sottolineato il suo team legale di difesa.
A marzo, il tribunale distrettuale israeliano di Beersheba ha esteso l’isolamento di Sheikh Salah per ulteriori sei mesi, nel centro di detenzione di Beersheba (carcere di Ohalei Keidar).
Traduzione per InfoPal di F.H.L.