Iran dice a Israele che interverrà se dovesse invadere Gaza

Teheran – MEMO. L’Iran ha inviato sabato un messaggio ad Israele attraverso le Nazioni Unite, affermando di non voler assistere a un’ulteriore escalation del conflitto con Gaza.

Secondo Axios, che cita due fonti diplomatiche che hanno familiarità con la questione, il messaggio sottolinea che se le forze di occupazione dovessero procedere con la loro proposta d’invasione di terra della Striscia, Teheran si sentirà costretta a intervenire.

Le fonti hanno aggiunto che il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian ha incontrato sabato a Beirut l’inviato delle Nazioni Unite per il Medio Oriente Tor Wennesland, che ha esortato il diplomatico iraniano a contribuire a prevenire una ricaduta più ampia del conflitto nella regione, tra gli scontri di confine tra Hezbollah e Israele e gli atti di aggressione di quest’ultimo contro la Siria.

Secondo il rapporto, Abdollahian ha insistito sul fatto che l’Iran ha le sue linee rosse, affermando che se l’aggressione militare israeliana dovesse continuare, soprattutto se dovesse procedere con un’offensiva di terra a Gaza, “l’Iran dovrà rispondere”, dicono le fonti.

Wennesland avrebbe chiamato il consigliere per la sicurezza nazionale israeliano Tzachi Hanegbi ed altri funzionari, trasmettendo il messaggio dell’Iran. L’ufficio di Wennesland ha confermato di aver incontrato Abdollahian sabato, affermando che i due hanno discusso “degli sforzi diplomatici per rilasciare gli ostaggi, per ridurre l’escalation e per prevenire una ricaduta del conflitto nella regione”.

Rispondendo alle domande sul rapporto di Axios, il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric ha dichiarato: “Tutti gli incontri (di Wennesland) hanno avuto lo scopo di discutere gli sforzi diplomatici per rilasciare gli ostaggi, garantire l’accesso umanitario e prevenire una ricaduta più ampia del conflitto nella regione. Questo include i suoi recenti incontri in Libano”.

Sempre ieri, la missione iraniana presso le Nazioni Unite, in un post su X, ha avvertito che se i “crimini di guerra e il genocidio” di Israele non saranno fermati, la situazione potrebbe andare fuori controllo, portando a “conseguenze di vasta portata”.

Abdollahian ha effettuato diverse visite nei Paesi vicini, comprese le entità considerate parte dell’Asse della Resistenza. Dopo una breve visita ufficiale a Baghdad, giovedì è arrivato in Libano, dove ha incontrato il leader di Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah ed i rappresentanti di Hamas e del Jihad islamico palestinese (PIJ).

Venerdì si è poi recato a Damasco dal confine terrestre libanese, dopo che gli attacchi israeliani contro gli aeroporti di Damasco e Aleppo li avevano resi inutilizzabili. Il ministro degli Esteri si è recato anche a Doha, dove ha avuto colloqui con il suo omologo qatariota Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim al-Thani per discutere dei legami bilaterali e della situazione a Gaza.