PressTv. Il vice ambasciatore iraniano presso le Nazioni Unite, Eshaq al-Habib, ha affermato che l’espansionismo di Israele e il suo approccio provocatorio sono causa della crescente insicurezza in Medio Oriente.
Così si è espresso al-Habib: “Espansionismo e approccio provocatorio del regime sionista (Israele) in Medio Oriente e le sue violazioni ai Diritti umani dei palestinesi sono causa di tensione e insicurezza crescenti nella regione.
“Numerosi palestinesi sono caduti sotto i bombardamenti israeliani su Gaza, donne e bambini non sono stati risparmiati. Israele nega i diritti basilari a oltre 1,5milioni di palestinesi”.
Al fine di adottare misure dirette a fermare la violenza e l’espansionismo di Israele con i suoi insediamenti illegali sui Territori palestinesi occupati, il funzionario iraniano ha chiesto al Consiglio di Sicurezza Onu e alla comunità internazionale di adottare misure specifiche.
A queste dichiarazioni, al-Habib ha fatto seguire critiche rivolte, questa volta, alle “tesi infondate e irresponsabili” di funzionare stranieri, sul conto delle tre isole iraniane nel Golfo Persico – Abu Musa e le Grandi e Piccole Tunb.
“Queste isole sono sempre state parte integrante dell’Iran e Teheran respingerà ogni rivendicazione terza su di esse”.
L’11 aprile scorso, il presidente Mahmoud Ahmadinejad aveva visitato l’isola di Abu Musa, nel Golfo Persico, come parte di un tour nella provincia meridionale di Hormozgan.
“Una violazione della sovranità emiratina”, aveva detto quello stesso giorno il ministro degli Esteri degli Emirati (Uae), Shaykh ‘Abdalla bin Zayed Al-Nahyan.
Storicamente, le isole Grandi e Piccole Tunb e quella di Abu Musa hanno fatto parte dell’Iran, lo provano documeti storici, legali e geografici depositati in Iran e altrove nel mondo. Nonostante tali prove, gli Emirati Arabi Uniti rivendicano la sovranità sulle isole.