Iran: istigazione all’islamofobia e all’Iranofobia nell’agenda politica dell’Occidente

PressTv. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano ha affermato che l’Occidente persegue un’agenda politica volta a seminare discordia tra gli stati regionali e che il raggiungimento degli obiettivi avviene tramite l’incitamento all’islamofobia e all’Iranofobia.

Nella giornata di giovedì, Ramin Mehmanparast, rivolgendosi al decimo Eurasian Media Forum (EAMF) nella capitale Astana (Kazakistan), ha insistito sulla necessità di cooperazione e collaborazione tra gli stati indipendenti per avviarsi insieme verso l’instaurazione della pace e della sicurezza in tutto il mondo. Inoltre, ha dichiarato: “Bisogna impedire che le potenze mondiali interferiscano negli affari interni di altre nazioni”.

Ha affermato: “Fomentare un’ondata di islamofobia e di Iranofobia, seminare discordia tra gli stati regionali, opporsi all’accordo e alla cooperazione tra le regioni e preparare il terreno per l’espansione delle attività dei gruppi radicali e dei terroristi con specifici obiettivi politici, questi sono i principali punti all’ordine del giorno delle grandi potenze”.

Egli ha osservato, inoltre, che queste potenze cercano di raggiungere i loro obiettivi attraverso l’aiuto dei maggiori mezzi di comunicazione, che li presentano come fossero la realtà che più si adatta ai loro interessi.

“Ecco perché noi crediamo che concetti buoni e sacri come democrazia, diritti umani, lotta al terrorismo e libero accesso alle tecnologie per lo sviluppo e il progresso, stiano diventando sempre più parole prive di senso”, ha ribadito il funzionario iraniano.

Mehmanparast ha poi precisato che c’è una domanda che viene sollevata dalle persone, in tutto il mondo: qual è il motivo per cui i potenti, che hanno assunto il ruolo di padroni del mondo, stanno utilizzando la loro autorità per interferire negli affari interni di altre nazioni?

“Perché si impegnano a uccidere centinaia di migliaia di innocenti in Afghanistan, Pakistan e Iraq con il pretesto di combattere il terrorismo? E perché scatenano guerre civili in paesi dove poi offrono il loro sostegno a gruppi radicali e a terroristi, con il pretesto di diffondere la democrazia?”

Egli ha aggiunto che ci sono molte altre domande che vorrebbero fare i cittadini di tutto il mondo, tra cui quella di chiedere: “Perché i paesi che possiedono armi di distruzione di massa, tra cui le armi nucleari, sono costantemente occupati nell’ampliare i propri arsenali, piuttosto che mantenere il loro impegno nei confronti del trattato di non proliferazione delle armi nucleari? E perché, invece, nel frattempo, cercano di bloccare le legittime e pacifiche attività di tipo nucleare di altre nazioni, coerenti con il Trattato di non proliferazione?”

Traduzione per InfoPal a cura di Erica Celada