Irib: Film anti-Islam: colpo di Stato negli Usa, proprio come l’11 settembre sarà l’inizio della guerra

Irib. Di Davood Abbasi. Alla fine le riserve di Obama sullo scatenare una guerra contro l’Iran ed i suoi ‘no’ a Netanyahu gli sono costati la rielezione.

La lobby pro-israeliana, quel potente gruppo politico e finanziario che negli Usa conosce la sua massima espressione nell’AIPAC (American Israel Public Affairs Committee), ha alla fine deciso di sferrare il suo attacco, preciso e senza pietà, per liquidare una volta per tutte Barack Obama.

Le elezioni erano alle porte e la lobby ha scelto il suo beniamino: Romney ed i repubblicani, tanto favorevoli ad un attacco all’Iran ed al proseguimento del progetto avviato da Bush, “la crociata” contro l’Islam.

E così l’operazione è stata condotta, ed è per certi versi, simile al colpo di Stato dell’11 Settembre; infatti è basata su una precisa operazione di intelligence.

Per ambienti che controllano gran parte del mondo dei media e del cinema l’operazione è un gioco da ragazzi; un israelo-americano fa un film che offende i musulmani ed il loro profeta; un film nella quale si dice che l’Islam è un “cancro” e cose di questo livello. I media dell’impero sanno come metterla lì in modo da incendiare l’ira del mondo musulmano.

Grazie alla buona parola dei repubblicani le guardie dell’ambasciata in Libia lasciano fare e l’ambasciatore Usa viene ucciso. Non è un caso che l’ambasciatore Usa venga ucciso proprio nella nazione dove il controllo americano è maggiore; la Libia è di fatto una terra di nessuno e non è difficile convincere sia quella sorta di capitribù del Consiglio Nazionale e le forze locali a lasciar fare e a partecipare ad un complotto.

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