
Gaza. Giovedì Israele ha dichiarato che non ci sarà alcuna interruzione umanitaria dell’assedio alla Striscia di Gaza fino a quando non saranno liberati tutti gli ostaggi detenuti da Hamas, ha riferito Reuters. Lo Stato d’occupazione ha chiarito questo concetto dopo che il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha chiesto l’autorizzazione all’ingresso di carburante per evitare che gli ospedali sovraccarichi si “trasformino in obitori”.
Il governo israeliano ha giurato di annientare il Movimento di resistenza islamica palestinese che governa la Striscia di Gaza – ha vinto le elezioni palestinesi nel 2006 per guidare l’Autorità palestinese, un risultato respinto da Israele e dai suoi alleati, oltre che da Mahmoud Abbas – come punizione per quello che viene descritto emotivamente come “l’attacco più letale contro gli ebrei dopo l’Olocausto”. Sabato scorso, centinaia di uomini armati hanno attraversato la frontiera di Gaza e hanno attaccato caserme dell’esercito israeliano e colonie.
Secondo l’emittente pubblica israeliana Kan, il bilancio delle vittime israeliane è salito a più di 1.300 persone uccise da sabato. Numerosi prigionieri di guerra e ostaggi sono stati portati a Gaza.
Israele ha risposto mettendo l’enclave costiera, che ospita 2,3 milioni di persone, sotto assedio totale e lanciando la più potente campagna di bombardamenti nei 75 anni di storia del conflitto israelo-palestinese, distruggendo interi quartieri, residenziali e non. I critici hanno sottolineato che ciò equivale a una punizione collettiva e quindi ad un crimine di guerra, ma Israele è stato incoraggiato dalla sua rivendicazione di “autodifesa” che è stata approvata dalle capitali occidentali.
Il ministero della Salute di Gaza afferma che il bilancio attuale è di 1.417 i morti e 6.268 i feriti. Moltissimi i bambini uccisi. L’unica centrale elettrica è stata disattivata e gli ospedali sono a corto di carburante per i generatori di emergenza.
“La miseria umana causata da questa escalation è ripugnante, e imploro le parti a ridurre le sofferenze dei civili”, ha dichiarato questa mattina Fabrizio Carboni, direttore regionale del CICR. “Mentre manca l’energia elettrica a Gaza, manca anche negli ospedali, mettendo a rischio i neonati nelle incubatrici ed i pazienti anziani sotto ossigeno. La dialisi renale si ferma e le radiografie non possono essere fatte. Senza elettricità, gli ospedali rischiano di trasformarsi in obitori”.
Il ministro dell’Energia israeliano Israel Katz ha insistito sul fatto che non ci sarà alcuna eccezione all’assedio senza la libertà degli ostaggi israeliani. “Aiuti umanitari a Gaza? Nessun interruttore elettrico sarà alzato, nessun idrante sarà aperto e nessun camion di carburante entrerà finché gli ostaggi israeliani non saranno tornati a casa. Umanitario per umanitario. E nessuno deve predicarci la morale”, ha dichiarato Katz sulla piattaforma di social media X.
All’ospedale di Khan Younis, la città principale nel sud della Striscia di Gaza, una donna ha cercato di calmare una bambina piangente che continuava a gridare: “Mia madre, voglio mia madre”. La donna ha detto che non si sa dove si trovi la madre. La bambina aveva il viso pieno di lividi e tagli dopo che la sua casa era stata danneggiata da un attacco aereo israeliano.
Nel campo profughi di al-Shati, a Gaza, i residenti hanno setacciato le macerie a mani nude alla ricerca di sopravvissuti e corpi. I soccorritori non hanno carburante e attrezzature per estrarre le vittime dagli edifici crollati.
(Fonte: MEMO).
(Foto: [Saeed Qaq/Anadolu Agency]).
Traduzione per InfoPal di F.L.