Israele alza lo stato di allerta intorno ai giacimenti di gas

MEMO. Secondo i media locali, le forze di sicurezza e militari israeliane hanno innalzato il livello di allerta e di preparazione intorno ai giacimenti di gas vitale nella zona marittima contesa nel Mar Mediterraneo.
Secondo i rapporti, Israele ha deciso di rafforzare le misure di sicurezza nel Mar Mediterraneo sullo sfondo dello stallo dei colloqui con il Libano sulla demarcazione dei loro confini marittimi, l’ingresso di una piattaforma di estrazione di gas nel sito di Karish e i piani di Tel Aviv per iniziare l’estrazione di gas dal campo a settembre”.

Al fine di difendere le piattaforme e gli interessi di Israele nella regione marittima, è stata costituita un’alleanza multi-braccio che include il ministero della Pubblica sicurezza, la Marina, la Divisione Operazioni, l’Aeronautica, il Comando Nord e i servizi di intelligence, con l’obiettivo di prepararsi alla possibilità che Hezbollah possa tentare di effettuare un’operazione militare per provocare Israele o danneggiare il processo di estrazione del gas”, hanno affermato i media.

Fonti della sicurezza israeliana hanno confermato che il capo della divisione di intelligence, il generale maggiore Aharon Haliva, ha stanziato risorse per contrastare le minacce nell’arena marittima e per difendere la zona economica marittima.
Le forze israeliane, negli ultimi mesi, hanno preso in considerazione una serie di scenari, tra cui “un attacco missilistico contro obiettivi nella zona economica marittima”, hanno affermato i media locali, citando funzionari della sicurezza.
Il segretario generale del gruppo libanese Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha avvertito che il suo gruppo potrebbe attaccare una delle piattaforme di gas israeliane.
Nasrallah ha anche avvertito che Hezbollah è “capace di scoraggiare il nemico e di colpire qualsiasi bersaglio desideri ovunque nel mare della Palestina occupata e sulla terraferma”.

Il sito web israeliano di  Wallah  ha riferito che negli ultimi mesi la Marina militare ha condotto diverse manovre durante le quali le varie unità si sono occupate di attacchi con missili da crociera, missili di precisione e attacchi con missili regolari, aggiungendo che “nel prossimo mese si presume che si svolgerà una grande esercitazione che simula uno scenario nell’arena marittima e che incorporerà miglioramenti tecnologici”.

Secondo il sito web, il 99% delle importazioni israeliane avviene via mare e l’establishment della sicurezza teme che gli attacchi danneggeranno non solo le piattaforme di perforazione del gas, ma anche la libertà marittima di Israele.

(Foto: una nave della marina israeliana al largo di Rosh Hanikra, un’area al confine tra Israele e Libano -Ras al-Naqura, il 6 giugno 2022 [JALAA MAREY/AFP via Getty Images]).

Traduzione per InfoPal di L.P.