Israele approva la costruzione di 900 unità abitative nella colonia illegale di Gilo

Imemc. Questa mattina il Comitato israeliano per le costruzioni edilizie della municipalità di al-Quds (Gerusalemme) ha approvato la costruzione di 700 unità abitative destinate a coloni israeliani nell'insediamento illegale di Gilo, nella Gerusalemme occupata.

In tempi recenti, Elisha Peleg membro del consiglio cittadino ha dichiarato che l'approvazione riguarda 900 unità residenziali a Gilo dove attualmente abitano più di 40mila coloni israeliani.

La terra sulla quale fu costruito l'insediamento di Gilo era proprietà privata palestinese. Nel 1967 l'area fu annessa da Israele come distretto gerosolimitano.

Tuttavia, per Peleg “Israele ha diritto di costruire dovunque poiché non esistono differenze tra Gilo e Gerusalemme”.

“Si attende ora l'approvazione del ministro dell'Interno e l'esito previsto è positivo con la realizzazione nell'arco di uno o due anni”, riporta “Times Live”.

Ma tutte le colonie israeliane costruite nel Territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est, sono una violazione alla legge internazionale e alla IV Convenzione di Ginevra nella quale si dispone all'art. 49,6: “La potenza occupante non potrà mai procedere alla deportazione o al trasferimento di una parte della propria popolazione civile sul territorio da essa occupato“.

Non a caso, la questione delle colonie è rimasta sempre una delle più spinose negli incontri con la controparte palestinese la quale, nella funzione di rappresentanza politica svolta dall'Autorità palestinese (Anp) ne chiede a Israele lo smantellamento contro la pace.

Israele si rifiuta di affrontare questioni centrali come insediamenti, frontiere, rifugiati e destino di Gerusalemme mentre continua a occupare la Cisgiordania, a demolirne le abitazioni palestinesi a Gerusalemme e a trasferire i propri coloni. Di fronte a tutto questo, l'Anp si astiene dal sedersi al tavolo dei negoziati.

Sono oltre 500mila i coloni israeliani che vivono nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme Est.

http://www.imemc.org/article/61614

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