Israele approva pena minima per possesso e traffico illegale d’armi

Tel Aviv – MEMO. Il Knesset israeliano ha approvato martedì un disegno di legge che ordina sanzioni minime per il possesso e il traffico illegale d’armi, ritenuto uno sforzo per combattere l’aumento dei tassi di criminalità tra le comunità arabe.

La legge, proposta da Sharren Haskel, parlamentare del partito New Hope, ha superato la seconda e terza lettura durante una sessione notturna in parlamento.

Il primo ministro israeliano Naftali Bennett ha affermato che la lotta alla criminalità nelle comunità arabe è uno “sforzo critico”.

Secondo il Times of Israel, la legge prevede una disposizione temporanea per cui i condannati per possesso e traffico illegale di armi saranno puniti con una pena minima pari a un quarto della massima prevista per il reato.

Dall’inizio del 2021, circa 100 arabi sono stati uccisi e sono avvenute proteste per sollecitare il governo ad agire.

Il ministro della Giustizia israeliano Gideon Sa’ar ha accolto con favore l’approvazione del disegno di legge, affermando che il suo partito, New Hope, sta mantenendo la promessa elettorale di affrontare il problema delle armi illegali.

“Per affrontare la piaga nazionale delle armi illegali sono necessarie punizioni che scoraggino”, ha scritto Sa’ar su Twitter. “Continueremo a lavorare per ripristinare la legge e l’ordine in tutto il Paese”.

I crimini, principalmente omicidi, sono aumentati notevolmente nelle comunità arabe in Israele, mentre il governo israeliano è rimasto in silenzio.

Il capo del Comitato superiore per gli sviluppi per i cittadini arabi in Israele, Mohammad Baraka, aveva precedentemente accusato il governo di incoraggiare i crimini tra gli arabi “per spingere i giovani arabi ad arruolarsi nell’esercito e nella polizia”.

I cittadini palestinesi di Israele – quelli che sono rimasti durante la Nakba – costituiscono il 20 per cento della popolazione del Paese.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.