Gerusalemme, Israele approva piani per la costruzione di altre unità coloniali

Gerusalemme-Ma’an. Martedì 19 marzo, l’International Middle East Media Center ha riportato nel suo sito web che le autorità israeliane hanno dato luce verde alla costruzione di altre 182 unità coloniali a Gerusalemme.

Le unità devono essere costruite dentro l’insediamento illegale di Ramat, nel nord-ovest della città. Si riporta che la sicurezza delle unità sarà affidata alle forze israeliane.

Il 21 gennaio, Peace Now, organizzazione per il monitoraggio degli insediamenti israeliani, ha dichiarato che l’amministrazione civile israeliana, la quale dipende dal ministero degli Affari militari, pianifica la costruzione di 381 unità coloniali nell’insediamento di Givat Zeev, a Gerusalemme Est.

L’annuncio per la costruzione arriva dopo che il 10 gennaio Tel Aviv aveva svelato piani per fabbricare più di 1800 unità coloniali a Gerusalemme Est e nella Cisgiordania occupata.

L’esistenza e la continua espansione delle colonie israeliane nella Palestina occupata rimane il maggior ostacolo per la pace in Medio Oriente.

Il regime israeliano è nel mirino della comunità internazionale, incluso quello dei suoi stessi alleati, a causa delle sue politiche espansioniste.

Oltre mezzo milione di israeliani vive nelle più di 120 colonie costruite a partire dall’occupazione illegale israeliana dei territori palestinesi nella Cisgiordania, inclusa la Gerusalemme Orientale, nel 1967.

Le Nazioni Unite e la maggior parte parte dei Paesi considera le colonie israeliane illegali, in quanto i territori furono catturati con la guerra, nel 1967, e sono soggetti alla Convenzione di Ginevra, la quale proibisce la costruzione su terre occupate.

Traduzione di F.L.