Israele arresta 30 palestinesi durante i giorni dell’Eid

10390968_10152935227875760_2096746504780369820_nHebron-Quds Press. Secondo il Centro palestinese per i diritti umani, le forze dell’occupazione adottano continuamente e intenzionalmente un comportamento ostile contro il popolo palestinese, soprattutto durante le occasioni di festa, dato che hanno continuato ad arrestare anche nelle giornate dell’Eid al-Adha. In 4 giorni, sono stati, infatti, tratti in arresto 30 cittadini.

In un comunicato diramato martedì 8 ottobre, il Centro Studi sui prigionieri palestinesi ha affermato che l’occupazione non ha tenuto conto della particolarità di questi giorni per il popolo palestinese, ma ha continuato le operazioni di raid e incursioni nei villaggi, campi profughi e nei quartieri, oltre ad eseguire arresti crudeli. Sono stati rapiti, infatti, 30 cittadini provenienti da diverse parti della Cisgiordania, tra cui bambini, fratelli e scrittori.

Il Centro ha spiegato che gli arresti si sono estesi fino a Hebron, Jenin, Qalqilya, Betlemme, Ramallah e Nablus, interrotti da ispezioni nelle case, seminando paura e panico tra donne e bambini. Tra coloro che sono stati arrestati, un membro del Consiglio comunale di Hebron, il dottor Faruq Ashur, fermato ad un posto di blocco vicino Gerico mentre tornava da una visita alla mamma, in Giordania; tre fratelli del villaggio Hassan nel distretto di Gerusalemme, di cui due gemelli, Maras e Amir Sabatin di 21 anni, in seguito al raid che ha colpito la loro casa durante la notte, mentre il loro fratello minore, quindicenne, Sohail Sabatin è stato convocato dall’intelligence israeliana.

Allo stesso modo è stato arrestato Awni Amad Abu Shamsia, un ragazzo di 14 anni, di via Shuhada al centro di Hebron, e interrogato nell’insediamento di Ramat Tashi, fondato sulle terre dei cittadini di Tel Rumeida; in seguito è stato condotto presso il centro d’investigazione Ja’bara adiacente l’insediamento di Kiryat Arba, ad est di Hebron e poi al centro di detenzione Ofer, dove è stato sottoposto a percosse e torture durante l’arresto e l’interrogatorio.

Le Organizzazioni internazionali per i diritti umani chiedono di intervenire per porre fine alla politica di logoramento del popolo palestinese attuata con continui arresti arbitrari da parte dell’occupazione.

Traduzione di Patrizia Stellato