In una dichiarazione pubblicata mercoledì scorso, il Centro ha rivelato che gli arresti dei Palestinesi di Gaza da parte dell’occupazione sono avvenuti al valico di Beit Hanun-Erez, sul mare e presso i confini orientali della Striscia.
Secondo il Centro, gli arresti effettuati al valico di Erez riguardano commercianti, malati con i loro accompagnatori, donne, studenti, dipendenti di istituzioni internazionali. Sul mare, l’occupazione ha arrestato decine di pescatori.
Il Centro ha sottolineato come l’occupazione abbia arrestato bambini e ragazzi palestinesi che si avvicinavano alla linea di confine per la caccia agli uccelli o per andare a lavorare all’interno dei Territori occupati.
Riyad al-Ashqar, portavoce del Centro, ha dichiarato che il 40 per cento degli arresti riguarda i pescatori palestinesi della Striscia di Gaza che praticavano la pesca lungo le coste della Striscia. Hanno subito il sequestro delle barche e interrogatori nel porto di Ashdod.
Al-Ashqar ha spiegato che i casi di arresto di pescatori negli ultimi sei mesi sono 24. Un pescatore, Muhammad Majid Bakr, è stato addirittura ucciso a colpi di arma da fuoco.
Il Centro ha monitorato inoltre l’arresto di 4 donne: tre di loro sono state rilasciate, mentre una resta in carcere con l’accusa di tentato contrabbando di esplosivi tra Gaza e la Cisgiordania.
Secondo il Centro, il valico di Erez rappresenta una trappola, in cui l’occupazione rapisce i Palestinesi per interrogarli nel carcere di Ashqalon e indurli a collaborare. Fra gli arrestati, figurano soprattutto commercianti e malati.
Il Centro ha poi monitorato l’arresto di 14 Palestinesi al valico di Erez: fra loro figurano Muhammad Murtaja, coordinatore di Tika, istituzione turca a Gaza, due commercianti e altri Palestinesi, fra cui un uomo, arrestato mentre si recava a sostenere un colloquio all’Ambasciata americana a Gerusalemme.
I dati pubblicati dal Centro mostrano che le forze di occupazione hanno arrestato, nel periodo indicato, anche altri 24 Palestinesi, fra i quali vi sono ragazzi di età inferiore ai 18 anni, arrestati per essersi avvicinati al confine orientale o per essere andati a lavorare nei Territori occupati.
Traduzione di Patrizia Pistono