Israele arresta giornalista di Quds Press senza accusa né processo

Tel Aviv – MEMO. Lunedì, un tribunale militare israeliano ha condannato il giornalista palestinese Amer Abu Arafa, di Quds Press, a quattro mesi di prigione senza accusa né processo, secondo quanto riferito. Abu Arafa è detenuto secondo le cosiddette regole della detenzione amministrativa, che risalgono al periodo del mandato britannico.

La moglie di Abu Arafa, Safaa al-Harroub, ha detto di essersi recata al tribunale militare di Ofer per partecipare all’udienza programmata per il marito, ma non l’ha trovato lì. “Mi hanno detto che era stato condannato in base alle regole della detenzione amministrativa a quattro mesi di prigione”, ha dichiarato a Quds Press.

Suo marito è stato trasferito dal centro investigativo di Etzion, a Mount Hebron, nella Cisgiordania occupata, alla prigione di Ofer, ad est di Ramallah.

“Dal primo giorno della sua detenzione, l’indagine è girata attorno al lavoro di giornalista di mio marito”, ha spiegato al-Harroub. Ha espresso la sua rabbia per il “silenzio” del suo sindacato, il Sindacato dei giornalisti palestinesi. “Amer svolge il suo lavoro in modo professionale, e punirlo per il suo lavoro è una forma di oppressione. Tutti i gruppi locali ed internazionali per i diritti umani devono lavorare per fermare questa farsa”.

Quando è stato arrestato, ha ricordato, un ufficiale dell’esercito israeliano lo ha minacciato di detenzione amministrativa a causa del suo lavoro di giornalista. I detenuti amministrativi sono trattenuti senza accusa né processo, ad oltranza. I “quattro mesi” di Abu Arafa possono essere rinnovati più e più volte, per esempio.

Il 39enne è stato arrestato nella sua casa di Hebron il 19 luglio. Padre di tre figli, ha trascorso un totale di sei anni nelle carceri israeliane dal 2003, di cui due anni sotto un precedente ordine di detenzione amministrativa.