Israele bombarda sobborgo nel sud di Beirut, e Hezbollah lo accusa di usare bombe vietate a livello internazionale

Beirut – PIC. L’esercito israeliano ha continuato mercoledì la sua sanguinosa guerra contro il Libano e ha intensificato le operazioni militari per il 24° giorno, bombardando case abitate e cercando di avanzare nella sua incursione terrestre nel Paese, tra un feroce confronto da parte di Hezbollah, che ha continuato i suoi contrattacchi e gli scontri nelle zone di confine.

Gli aerei da guerra israeliani hanno lanciato almeno due attacchi sul quartiere di Haret Hreik, nel sobborgo meridionale di Beirut, all’inizio di mercoledì, per la prima volta in diversi giorni.

Fonti libanesi hanno riferito che uno degli attacchi ha preso di mira un edificio residenziale, da cui si sono viste colonne di fumo e si è sentita una forte esplosione, secondo quanto riferito da testimoni.

Il ministero della Salute libanese ha annunciato il martirio di tre persone e di altre cinque in due attacchi aerei israeliani che hanno preso di mira rispettivamente le città di Touline e Sarbin.

Fonti locali hanno dichiarato che gli aerei da guerra israeliani hanno lanciato diversi attacchi su una serie di villaggi e città nel sud del Libano, nelle regioni di al-Tufah e Nabatieh, e hanno rinnovato i bombardamenti sulla periferia della città di Aita al-Shaab, nel sud.

Il ministero della Salute ha annunciato che il bilancio delle vittime dell’aggressione israeliana in corso sul Libano dall’8 ottobre 2023 è salito a 2.350 martiri, oltre a 10.906 feriti.

Da parte sua, il partito libanese Hezbollah ha accusato l’esercito israeliano di aver bombardato martedì diverse città libanesi con bombe vietate a livello internazionale.

In un comunicato, l’ufficio per le relazioni con i media di Hezbollah ha documentato i luoghi presi di mira dagli attacchi israeliani, definendoli “crimini barbari” che si aggiungono alla serie dei crimini israeliani contro i popoli libanese e palestinese.

Hezbollah ha invitato le autorità competenti in Libano e le organizzazioni internazionali per i diritti umani e umanitari a condannare questo crimine efferato, affermando che riflette la scandalosa ignoranza di Israele di tutti i patti, le norme e le leggi internazionali, soprattutto in tempo di guerra.