Israele bombarda il sud della Striscia di Gaza: l’ombra delle elezioni su possibili nuovi massacri

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Gaza-InfoPal. Sabato mattina, l’aviazione da guerra israeliana ha bombardato la città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza.

E’ la prima grande violazione della tregua dal 26 agosto, giorno della firma del cessate-il-fuoco tra la resistenza palestinese e il regime di Tel Aviv.

Un reporter di Ma’an ha raccontato che aerei da guerra israeliani hanno lanciato due missili contro un sito appartenente a Hamas.

Apparentemente, l’attacco è giunto dopo che un razzo è stato sparato dalla Striscia contro il sud dei territori occupati del ’48 (Israele), venerdì.

La macchina propagandistica israeliana ha addossato la colpa al razzo e a Hamas, tuttavia, nessun gruppo della resistenza ha rivendicato la responsabilità di tale lancio. Il motivo reale dell’aggressione israeliana sembra più una vendetta per il riconoscimento internazionale dello stato di Palestina e l’esclusione di Hamas dalla lista nera europea che una rappresaglia all’ipotetico lancio di razzi.

Un’altra ragione, come ha spiegato a Ma’an l’analista politico palestinese Hani Basous potrebbe essere la necessità, da parte di Israele, di scatenare un’altra ondata di violenze a causa delle elezioni imminenti, come già era successo tra il 2008-2009 con Piombo Fuso.

Un altro analista, Akram Atallah, ha commentato con Ma’an che l’escalation israeliana contro la Striscia di Gaza potrebbe essere un messaggio all’audience domestica nell’ambito della campagna elettorale.

Atallah ha dichiarato che i bombardamenti aerei potrebbero voler mostrare che nulla ferma il governo di Netanyahu dal colpire i Palestinesi nella Striscia di Gaza.

Insomma, altri massacri per fini elettorali: l’immoralità in stile nazista dello stato canaglia mediorientale, ipocritamente annoverato tra le nazioni civilizzate del mondo.