Beirut – The Cradle. Il 23 settembre l’esercito israeliano ha inviato messaggi di testo ai cittadini libanesi del Libano meridionale e della regione orientale della Bekaa, avvertendoli di “stare lontani” dai siti di Hezbollah.
I messaggi sono arrivati mentre Israele effettuava attacchi aerei brutali e indiscriminati nel sud del Libano.
“Se vi trovate in un edificio in cui sono presenti armi di Hezbollah, statene lontani fino a nuovo ordine”, si leggeva nei messaggi.
Anche le frequenze radio libanesi sono state dirottate dall’esercito israeliano con un messaggio audio in arabo che intimava ai residenti di lasciare i loro villaggi. “Hezbollah mette la vostra vita in pericolo […] non vogliamo farvi del male […] se vi trovate in un edificio con armi di Hezbollah, lasciate il villaggio e attraversate una distanza di mille metri entro due ore”.
Anche i cittadini libanesi a Beirut avrebbero ricevuto i messaggi, secondo quanto riportato dalla National New Agency (NNA) libanese.
L’esercito israeliano ha inviato telefonate con lo stesso messaggio. Gli avvertimenti sono stati “distribuiti in arabo su tutte le reti e le piattaforme in Libano”, ha dichiarato il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, in un comunicato del 23 settembre.
Pesanti attacchi aerei israeliani hanno preso di mira diverse aree del Libano meridionale e orientale, il 23 settembre. Secondo il corrispondente di Al-Mayadeen, diversi attacchi hanno colpito i villaggi intorno a Saida.
Gli obiettivi degli attacchi includono Aitaroun, Maroun al-Ras, la periferia di al-Bissariyeh, le aree tra Roumine e Deir al-Zahrani, Baflieh, le aree tra Anqoun e Maghdouche, Houla, Majdal Selm, al-Sultaniyeh, aree tra Haboush e Kfarreman, Toura, Aita al-Shaab, Braashit, Harith, aree tra Deir Qanoun e Halousiyeh, Khiam, Jibchit e aree tra Ansar e al-Zarariyeh.
Il ministero della Salute libanese ha dichiarato lunedì mattina che gli attacchi aerei israeliani sulla zona di Hermel, nella Bekaa, hanno ucciso una persona e ne hanno ferite sei, di cui una in terapia intensiva.
Undici libanesi sono stati feriti in un altro attacco israeliano contro la città di Aitaroun, nel sud del Libano. Almeno una decina di vittime sono state segnalate anche ad al-Malikiyah e Jabal al-Batm.
“L’aviazione militare lancerà attacchi ampi e potenti in tutto il Libano nelle prime ore del pomeriggio”, ha dichiarato lunedì una fonte della sicurezza israeliana a Yedioth Ahronoth.
“Siamo entrati in una nuova fase della guerra nel sud del Libano. Ci aspettano giorni importanti in cui la popolazione deve esercitare l’autocontrollo, e il nostro successo in questa fase dipende dal fronte interno”, ha dichiarato il 23 settembre il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, secondo quanto riportato da Channel 12.
Il ministro degli Esteri Israel Katz ha dichiarato che Tel Aviv agirà “con tutta la forza” per spingere il gruppo di resistenza lontano dal confine e per far rientrare le decine di migliaia di israeliani che sono stati evacuati dalle colonie del nord a causa delle operazioni di Hezbollah – che Hezbollah ha giurato di continuare fino a quando la guerra a Gaza non sarà terminata.
Hezbollah ha colpito in profondità in Israele all’inizio del 22 settembre, prendendo di mira la base aerea di Ramat David e un sito industriale militare Rafael nell’area di Haifa. L’attacco a Rafael è stato annunciato come una risposta “iniziale” agli attacchi terroristici di Israele contro il Libano della scorsa settimana, che hanno comportato la detonazione di migliaia di dispositivi di comunicazione in tutto il Paese.
Israele ha bombardato i sobborghi meridionali di Beirut, il 20 settembre, uccidendo due alti funzionari di Hezbollah, diversi combattenti e decine di persone, tra cui donne e bambini.
I dirigenti israeliani hanno recentemente invocato un’invasione di terra contro il Libano, con l’obiettivo di stabilire una zona cuscinetto nel territorio libanese meridionale.
“Speriamo che entrino nelle nostre terre, lo accogliamo con favore […] perché […] avremo un’opportunità storica che […] avrà effetti importanti su questa battaglia”, ha dichiarato il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah in un discorso del 19 settembre.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.