Israele chiude le strade vicino alla Striscia di Gaza temendo un’escalation

Gaza-MEMO. Le forze di difesa israeliane (IDF) hanno ordinato la chiusura di numerosi siti e strade vicino alla Striscia di Gaza, temendo un’improvvisa escalation di tensione e attacchi dall’enclave assediata, secondo quanto riferito dai media locali.

“Gli ingressi al Black Arrow Monument, Givat HaPa’amon, Giv’at Nizmit, Garden of the Fallen, and the Lone Rider Hillsono tutti bloccati”, ha detto l’IDF.

Secondo Ynet News, la decisione è stata presa dopo una “valutazione della situazione” ma, in questa fase, non sono state emanate linee guida speciali per i coloni israeliani che vivono vicino al confine nominale con Gaza. Tuttavia, sono state messe in atto restrizioni di viaggio.

La ragione di queste misure, ha spiegato il sito di notizie, è la decisione del governo israeliano di non rispettare le richieste del Movimento di resistenza islamica palestinese, Hamas, durante i colloqui indiretti, mediati dall’Egitto.

Israele ha condotto un’offensiva militare di 10 giorni contro i palestinesi nella Striscia di Gaza, a maggio, che ha causato la morte di oltre 260 persone, tra cui 67 bambini e 40 donne. Altre centinaia sono state ferite e le case e le infrastrutture di base sono state distrutte.

Quando l’offensiva è terminata, i palestinesi a Gaza hanno sospeso le loro legittime attività di resistenza dopo essere stati avvisati dai mediatori egiziani, del Qatar e delle Nazioni Unite che Israele avrebbe allentato il suo assedio di 15 anni e avrebbe concesso una sovvenzione umanitaria da Doha nel territorio. Tuttavia, Israele non ha mantenuto la sua promessa, sebbene, sotto la pressione della resistenza palestinese, abbia parzialmente allentato l’assedio e consentito parte del sostegno finanziario del Qatar a Gaza.

(Foto: strade chiuse a Gaza, 28 agosto 2020 [Mohammed Asad/Middle East Monitor])