Israele: cittadinanza a rischio per chi non è ‘leale’ con lo stato sionista

Tel Aviv – Ma'an. I servizi di sicurezza israeliani dello Shin Bet sono a favore della revoca della cittadinanza nei confronti di chiunque venga condannato per crimini di “terrore”: lo ha riportato ieri il giornale israeliano Haaretz.

Come spiega il quotidiano, la proposta, partita dal ministro dell'Interno Eli Yishai durante un dibattito parlamentare, suggerisce di conferire alle autorità il diritto di revocare la cittadinanza a chi sia in possesso di doppia nazionalità e venga riconosciuto colpevole di “mancanza di lealtà” allo Stato d'Israele.

L'idea è stata subito denunciata dall'Associazione per i diritti civili in Israele: “La revoca della nazionalità israeliana per ragioni di “slealtà” è caratteristica dei regimi oscurantisti e totalitari; non a caso, veniva normalmente utilizzata dal regime sovietico”, ha fatto notare Dan Yakir, consigliere legale dell'Associazione. “La visione accettata oggi dai paesi democratici è che la “slealtà” non può servire da pretesto per annullare la cittadinanza”.

 

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