Israele condanna Khalida Jarrar a 4 mesi di detenzione amministrativa

Ramallah-Ma’an. Un tribunale israeliano ha condannato il parlamentare palestinese e membro del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, Khalida Jarrar, a quattro mesi di detenzione amministrativa, ha dichiarato domenica la Palestinian Prisoner’s Society.

Le forze israeliane avevano arrestato Jarrar dopo aver fatto irruzione nella sua casa giovedì notte, nel quartiere di al-Irsal ad al-Bireh, vicino Ramallah.

Una portavoce dell’esercito israeliano ha dichiarato a Ma’an che Khalida è stata arrestata in quanto a capo di una “organizzazione terroristica”, e che, durante le ultime settimane, aveva incoraggiato alcune “attività terroristiche”.

Il dirigente della Palestine Prisoner’s Society, Fares Qaddura, ha condannato l’arresto di Jarrar definendolo un “atto di vendetta” dopo che essa ha rifiutato di accettare la decisione dell’esercito israeliano di trasferirla dal distretto di Ramallah a quello di Gerico.

Le autorità israeliane avevano emesso l’ordinanza lo scorso agosto.

La portavoce dell’esercito di Israele ha dichiarato che le forze dell’occupazione avevano tentato di emettere un ordine restrittivo per Jarrar a causa del suo “incitamento alle attività terroristiche”, e ha indicato che il suo arresto è dovuto al fatto che non vi ha ottemperato.

L’associazione dei prigionieri ha affermato che Jarrar è l’ottavo Palestinese ad essere condannato a detenzione amministrativa in questo mese.

I Palestinesi in detenzione amministrativa sono trattenuti per mesi senza alcuna accusa o processo e senza poter accedere alle prove che hanno portato al loro arresto, anche se il diritto internazionale stabilisce che questo modo di agire può essere applicato soltanto in circostanze eccezionali.

Secondo il Palestinian Prisoner’s Center for Studies le Autorità israeliane hanno emesso 319 ordinanze di detenzione amministrativa nei confronti di Palestinesi dall’inizio del 2015, sei volte in più rispetto a quel che hanno fatto nello stesso periodo dell’anno precedente.

Le statistiche suggeriscono un incremento considerevole nella incarcerazione di Palestinesi da parte di Israele, senza accuse e processi, nonostante le reiterate promesse di limitare la pratica in accordo con le norme internazionali.

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi