Israele confisca conti bancari in criptovalute di Hamas

Tel Aviv – MEMO. Israele ha approvato il sequestro dei conti di criptovaluta utilizzati da Hamas per raccogliere fondi da donatori internazionali, secondo quanto riferito da Al Jazeera.

Il ministro della Difesa israeliano, Benny Gantz, ha ordinato alle forze di sicurezza di assumere il controllo dei conti dopo che un’operazione congiunta “ha scoperto una rete di conti elettronici” utilizzati dal movimento per raccogliere fondi. Il ministero della Difesa ha affermato che Hamas ha condotto una campagna online per ricevere donazioni dopo l’offensiva militare di 11 giorni di Israele, a maggio, contro i palestinesi nella Striscia di Gaza.

“Gli strumenti d’intelligence, tecnologici e legali che ci consentono di mettere le mani sui soldi dei terroristi in tutto il mondo”, ha affermato Gantz, “costituiscono una svolta operativa e migliorano la nostra capacità di contrastare il terrorismo ovunque, in qualsiasi spazio e in qualsiasi momento”.

Israele ha affermato che è stata la prima volta che ha firmato un ordine amministrativo per sequestrare fondi di criptovaluta di Hamas. Oltre ai Bitcoin, il ministero ha sequestrato pagamenti effettuati in altre valute digitali, tra cui XRP, Ethereum, Tether e la criptovaluta Dogecoin, in conformità con la sua legge antiterrorismo del 2016.

La criptovaluta è un tipo di valuta digitale che non ha forma fisica e viene, invece, scambiata online. Poiché la valuta è difficile da rintracciare, a volte viene utilizzata per transazioni illecite. Sebbene sia un movimento di resistenza legittimo, Hamas è designato come un gruppo “terrorista” da diversi paesi in tutto il mondo che accettano la narrazione coloniale di Israele.

Il movimento vinse le elezioni legislative palestinesi del 2006, e da allora la Striscia di Gaza è sotto assedio da Israele e dai suoi alleati. La catastrofe umanitaria che devono affrontare i residenti palestinesi di Gaza, ha sottolineato Hamas, è causata dall’occupazione israeliana e dall’assedio sostenuto dagli Stati Uniti.

In una notizia correlata, al-Khaleej Online ha riferito che le perdite economiche subite da Israele durante l’offensiva militare di maggio contro i civili a Gaza sono stimate in 2,14 miliardi di dollari. La cifra è una stima non ufficiale ed è equivalente a circa lo 0,5 per cento del prodotto interno lordo di Israele.