Israele costringe famiglia gerosolimitana a demolire parte della casa

Gerusalemme/al-Quds-PIC e Quds Press. Venerdì mattina, l’autorità di occupazione israeliana (IOA) ha costretto una famiglia di Gerusalemme a demolire una parte della sua casa nel distretto di Silwan.

Secondo la famiglia Yaghmour, la municipalità israeliana l’ha costretta a demolire parte della casa con il pretesto della “costruzione abusiva”.

La casa venne costruita prima del 1967 e ampliata in seguito, circa 16 anni fa, dopo che i membri della famiglia erano aumentati.

Otto anni fa, l’IOA costrinse la famiglia a pagare 8.000 shekel di multa per l’ampliamento della casa.

La famiglia ha anche pagato un’altra sanzione di 16.000 shekel, negli ultimi mesi, e ha ricevuto un ordine di demolizione contro quella parte aggiuntiva della casa.

La famiglia ha riferito di aver dovuto demolire una parte della casa per evitare di pagare costi esorbitanti al comune se le sue squadre fossero intervenute a eseguire il provvedimento.

I gerosolimitani non hanno altra scelta che costruire senza licenza perché non ci sono mappe strutturali che rispondano al naturale aumento del loro numero, e per questo vengono negati i permessi edili.

L’IOA impone anche restrizioni edilizie ai nativi palestinesi di Gerusalemme e rende loro difficile ottenere le licenze di costruzione.

Si ritiene che la sistematica demolizione israeliana delle case palestinesi nella Gerusalemme occupata abbia lo scopo di distruggere psicologicamente le famiglie gerosolimitane nel tentativo di costringerle a trasferirsi dalla città santa.