Israele creerà una cyber “Iron Dome” per limitare gli attacchi informatici

MEMO. Il governo israeliano ha ordinato alle imprese di comunicazione di incrementare il lavoro degli addetti alla sicurezza informatica, in seguito ai crescenti tentativi di hackeraggio, ha dichiarato l’agenzia di stampa britannica Reuters.

Sta quindi procedendo all’adozione di nuovi regolamenti in cui compaiono norme obbligatorie e unificate, stando a quanto comunicato dal ministero delle comunicazioni e dal National Cyber Directorate d’Israele.

Con le nuove leggi in vigore, le aziende dovranno mettere a punto piani volti alla protezione dei canali destinati alla divulgazione di notizie e informazioni, combinando meccanismi di monitoraggio e controllo, per rendere possibile l’aggiornamento finalizzato a sviluppare la protezione in campo informatico, mentre si continua, comunque, a lavorare alla difesa della privacy.

“Stiamo provando ad individuare la giusta strada affinché le compagnie di comunicazione mettano al sicuro il Paese d’Israele e creino una sorta di cupola di ferro, che ha come fine ultimo la tutela dei sistemi di sicurezza informatici. Si registrano migliaia di attacchi di hacker all’anno”, ha asserito il ministro delle Comunicazioni Yoaz Hendel, nel corso di una conferenza stampa.

Israele impiega già una cupola di ferro (Iron Dome) per difendersi dagli attacchi aerei, allo scopo di intercettare i razzi lanciati dai militanti palestinesi, provenienti perlopiù da Gaza.

Hendel ha affermato che vi è stato un ulteriore incremento dei rischi in contemporanea a una maggior digitalizzazione.

I mezzi di propagazione di eventi e dati costituiscono un obiettivo allettante per gli aggressori informatici, membri di associazioni a noi ostili”, ha affermato Hendel, facendo riferimento al potenziale danneggiamento o disattivazione dei servizi e alla perdita definitiva di informazioni contenute in memorie.

Secondo l’agenzia di sicurezza cibernetica Check Point (CHKP.O), è stato riportato un aumento annuo del 137% di attacchi settimanali, ad opera di hacker. Nel primo trimestre del 2022, sono stati schedati 1500 attacchi.

Nell’ultimo mese, Israele aveva notato la forte crescita di aggressioni informatiche, mirate alla distruzione di siti web. Lo Stato ha, inoltre, accusato gli iraniani di essere responsabili di un gran numero di tali assalti.

Il mese scorso, si è constato che un attacco di tipo denial service, avente come scopo l’eliminazione dei siti dello Stato, era stato manovrato attraverso i fornitori di servizi di telecomunicazioni, ma è fallito.

Portney ha dichiarato che le aziende di telecomunicazione nazionali sono ben protette a livello digitale. Tuttavia, con l’introduzione dei nuovi regolamenti, si potrà disporre di una supervisione anche migliore.

(Foto scattata il 5 agosto 2021 mostra una batteria del sistema di difesa Iron Dome, progettata per intercettare e distruggere i razzi a corto raggio in arrivo e i proiettili di artiglieria [JALAA MAREY/AFP tramite Getty Images]).

Traduzione per InfoPal di Teresa Giordano