Israele criticato da gruppi per i diritti a seguito di attacchi ai funerali

Gerusalemme/al-Quds – MEMO. Il Centro d’informazione israeliano per i diritti umani nei Territori occupati — B’Tselem — ha denunciato lo stato sionista per gli attacchi contro i palestinesi in lutto. Oltre l’attacco al funerale della giornalista palestinese-statunitense di Al-Jazeera Shireen Abu Aqleh, avvenuto il 13 maggio, B’Tselem ha documentato altri tre recenti attacchi durante funerali.

“Durante il funerale [di Shireen], gli agenti della polizia israeliana e della polizia di frontiera hanno picchiato coloro che trasportavano la bara e gli altri partecipanti”, ha affermato B’Tselem. “Il video di questa violenza è stato condiviso in tutto il mondo, suscitando dure reazioni e forti critiche. Israele, tuttavia, è rimasto impassibile”.

B’Tselem ha sottolineato che “secondo i resoconti dei media, un’indagine ordinata dal commissario della polizia israeliana è stata avviata con la promessa di [non intraprendere] nessuna [azione] penale o disciplinare contro nessuna delle persone coinvolte”.

Il gruppo per i diritti umani ha documentato altri tre funerali di palestinesi in cui soldati e agenti di polizia hanno aggredito persone in lutto, impedendo loro di portare il defunto al funerale […] e rispettando la cerimonia di sepoltura. I funerali documentati sono i seguenti: “Il funerale di Walid a-Sharif, 23 anni, tenutosi il 16 maggio 2022 a Gerusalemme Est; il funerale di Ghufran Warasnah, 30 anni, svoltosi l’1 giugno 2022 nel campo profughi di al-Arrub; il funerale di Nayfeh a-Tous, tenutosi l’1 luglio 2022, a Beit Ummar.”

I filmati e le testimonianze che i partecipanti hanno dato a B’Tselem, ha spiegato il gruppo, mostrano che le forze d’occupazione israeliane hanno aggredito i partecipanti con mazze, lacrimogeni, granate stordenti e proiettili di acciaio rivestiti di gomma.

“La violenza israeliana durante i quattro funerali è un’aberrazione”, ha insistito, sottolineando di aver documentato casi simili in passato. “Questi incidenti rappresentano un aspetto della politica ufficiale del regime d’Apartheid nei confronti dei palestinesi in lutto”.

B’Tselem ha anche condannato la detenzione da parte di Israele dei corpi dei palestinesi defunti, con l’approvazione della Corte Suprema. “Israele detiene 103 corpi di palestinesi, inclusi nove minorenni, ed impedisce alle loro famiglie di dire addio ai loro cari e seppellirli”.