Betlemme – WAFA. Domenica, le autorità d’occupazione israeliane hanno approvato un piano con l’obiettivo di sequestrare decine di dunum di terra palestinese nel distretto di Betlemme, nella Cisgiordania occupata, secondo quanto affermato da Hasan Brejiyeh, un attivista locale anti-colonie e anti-muro dell’Apartheid.
Ha dichiarato a WAFA che le autorità d’occupazione israeliane hanno ordinato la confisca di ampi tratti di terra di proprietà palestinese nell’area a favore della costruzione e dell’espansione delle colonie.
Brejiyeh ha osservato che il recente piano israeliano è la prova che il governo israeliano è a favore di facilitare i tentativi dei coloni di impadronirsi delle terre palestinesi.
Ci sono oltre 700 mila israeliani che vivono in colonie per soli ebrei in tutta la Cisgiordania, in violazione del diritto internazionale, in particolare la Quarta Convenzione di Ginevra, che vieta espressamente il trasferimento della popolazione civile della nazione occupante verso la terra occupata.
Secondo il gruppo israeliano per i diritti umani B’Tselem, Israele ha utilizzato un complesso meccanismo legale e burocratico per prendere il controllo di sempre più terra palestinese in Cisgiordania.
Lo strumento principale utilizzato per prendere il controllo della terra è dichiararla “terra di stato”. Questo processo è iniziato nel 1979 e si basa su un’implementazione manipolativa della Legge sulle terre ottomane del 1858, che si applicava nell’area al momento dell’occupazione. Altri metodi impiegati da Israele per prendere il controllo della terra includono il sequestro per esigenze militari, la dichiarazione dei terreni come “beni abbandonati” e la loro espropriazione per necessità pubbliche.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.