Israele decisa a ritirarsi dall’UNESCO

Gerusalemme – PIC. Secondo quanto riportato dal giornale ebraico Yediot Aharonot, venerdì 22 dicembre, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha invitato  il suo delegato all’UNESCO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura, a presentare una dichiarazione formale per il ritiro di Israele.

Il giornale ha riferito sul suo sito internet che Netanyahu ha chiesto a Carmel Hacohen, l’ambasciatore all’UNESCO, di presentare una dichiarazione ufficiale, dopo Natale, rendendo noto il ritiro di Tel Aviv dall’organizzazione, senza menzionare una data precisa.

Questa decisione interviene all’indomani del voto a favore, con una maggioranza dei due terzi,  all’Assemblea Generale della Nazioni Unite, di una risoluzione che rifiuta di modificare lo statuto giuridico della Gerusalemme occupata.

L’ottobre scorso, il capo del governo israeliano aveva incaricato il suo ministero degli Affari esteri di preparare il ritiro dell’UNESCO, accusando l’organizzazione di parzialità a favore dei Palestinesi.

Il 18 ottobre l’UNESCO votò una risoluzione intitolata “Palestina occupata” che prevede “l’obbligo per Israele di rispettare la sicurezza della moschea Al-Aqsa e il suo patrimonio culturale e storico, in quanto luogo sacro e di culto islamico”.

Da luglio, le autorità israeliane hanno ridotto il loro contributo all’ONU in seguito alla decisione di proclamare la Città Vecchia di Hebron “città palestinese” e di aggiungere la moschea di Ibrahimi alla lista dei siti “patrimonio dell’umanità”.

Traduzione di Chiara Parisi