Israele definito “nemico” dai candidati egiziani

L'ex leader dei Fratelli musulmani 'Abd al-Mun'im Abu al-Futuh (a sinistra) e l'ex segretario generale della Lega araba Amr Musa.

Press TV. Gli aspiranti candidati alla presidenza egiziana hanno fortemente criticato Israele durante un dibattito televisivo, definendolo un nemico della nazione egiziana.

“Israele è un nemico, un’entità fondata sull’occupazione di terre e sulla minaccia alla nostra sicurezza”: sono le parole pronunciate giovedì da ‘Abd al-Mun’im Abu al-Futuh, ex leader dei Fratelli Musulmani.

“Un’entità che possiede 200 testate nucleari, fa arrivare una grossa quantità di rinforzi militari con il pretesto della sicurezza, un’entità che si oppone alle risoluzioni internazionali e respinge il diritto al ritorno del popolo palestinese”, ha aggiunto Abu al-Futuh, secondo AP.

L’ex primo ministro e segretario generale della Lega Araba, Amr Musa, ha espresso una visione simile nei confronti di Tel Aviv.

“La maggior parte della nostra gente considera [Israele] un nemico, non condivide le sue idee né nutre fiducia nella pace con esso. E questa è la verità”, ha sottolineato Musa.

Il dibattito ha rappresentato un’esperienza nuova per l’Egitto, dopo quasi trent’anni di dittatura sotto il governo di Hosni Mubarak, destituito durante la rivoluzione dell’anno scorso.

Proprio con Mubarak al potere, Musa restò in carica dieci anni nella posizione di ministro degli Esteri, finché non diventò segretario generale della Lega araba nel 2001.

Abu al-Futuh è considerato una figura politica islamica e si prevede che possa raccogliere un gran numero di voti alle elezioni, in seguito alla squalifica di Khayrat ash-Shater e del leader salafita Hazem Salah Abu Isma’il, che godevano entrambi del sostegno popolare.

I due candidati favoriti, Abu al-Futuh e Musa, fanno parte di una rosa di tredici personalità politiche che concorreranno alla presidenza. Le elezioni avranno inizio il prossimo 23 maggio.