Israele demolisce 630 case e getta sul lastrico 1035 palestinesi nel 2013

Mother_Palestine_Settlements_by_Latuff2Ramallah-Quds PressJames Rowley, coordinatore dei Diritti umani alle Nazioni Unite, ha espresso “viva preoccupazione” per l’escalation di demolizioni di case, appartenenti a cittadini palestinesi, in Cisgiordania nel 2013. Ha quindi invitato le autorità dell’occupazione a interrompere immediatamente la demolizione di abitazioni palestinesi.

Rowley ha dichiarato, in un comunicato stampa inviato a Quds Press in data 12 dicembre, che le autorità israeliane hanno distrutto 30 case palestinesi in Cisgiordania dall’inizio del mese di dicembre, gettando sul lastrico 41 cittadini palestinesi, tra i quali 24 bambini.

Ha insistito poi sulla necessità di “fermare subito le operazioni di demolizione, contrarie al diritto internazionale”.

Rowley ha quindi affermato che “le operazioni di demolizione sono estremamente preoccupanti, in quanto lasciano le famiglie senza tetto, privandole di mezzi di sostentamento e precipitandole in situazioni insostenibili”.

Ha dichiarato, infine, che, dall’inizio del 2013, sono state demolite 630 costruzioni palestinesi in Cisgiordania, con la conseguente riduzione sul lastrico di 1035 palestinesi, fra i quali 526 bambini.

Traduzione di Federica Pistono