Secondo lo studio condotto dal Centro di Gerusalemme, decine di case palestinesi sono state demolite, fabbriche rase al suolo, terre confiscate e le colture sradicate e rubate.
Tali misure hanno preso di mira i palestinesi che vivono nella Cisgiordania occupata e altri che vivono nei Territori occupati nel 1948.
Il Centro ha avvertito che tali politiche fanno parte di un programma israeliano di pulizia etnica volto a costringere i palestinesi a lasciare le loro terre e le loro case a favore di colonie illegali.
Tra le strutture prese di mira vi è la scuola Zanouta, situata a Hebron/al-Khalil.
Il mese di aprile ha visto anche la demolizione per la 127esima volta di Araqib, villaggio non riconosciuto nella Palestina occupata nel 1948, e anche della casa del prigioniero Ahmed Qunba’ per aver aiutato Ahmed Jarrar durante un attacco anti-occupazione condotto a febbraio.