Israele demolisce struttura palestinese per il bestiame a sud di Nablus

Nablus-Wafa. Giovedì mattina, le autorità d’occupazione israeliane hanno demolito una struttura per il bestiame nella cittadina di Duma, a sud di Nablus, in Cisgiordania, secondo quanto affermato da un funzionario locale.

Il sindaco della cittadina, Suleiman Dawabsha, ha dichiarato che le forze israeliane, accompagnate da un bulldozer, hanno fatto irruzione nella città, dove i macchinari pesanti hanno demolito una struttura per l’allevamento di bestiame di 170 metri quadrati, appartenente a cinque associazioni di donne.

Israele nega ai palestinesi le licenze edilizie per costruire sulla propria terra o ampliare le case esistenti per accogliere la loro crescita naturale, in particolare a Gerusalemme e nell’Area C, che costituisce il 60% della Cisgiordania occupata ed è sotto il pieno dominio militare israeliano, costringendo così i residenti a costruire senza i permessi raramente concessi.

Dall’altra parte, Israele sostiene che la costruzione all’interno delle colonie esistenti è necessaria per accogliere la “crescita naturale” dei coloni. Pertanto, concede molto più facilmente agli oltre 800 mila coloni israeliani i permessi di costruzione e fornisce loro strade, elettricità, acqua e sistemi fognari, che rimangono inaccessibili a molti vicini palestinesi.

I soldati dell'”Amministrazione Civile”, termine ossimoro che Israele dà all’organismo che amministra la sua occupazione militare della Cisgiordania, determinano dove possono vivere i palestinesi, dove e quando possono viaggiare (anche in altre parti dei Territori occupati, come Gaza e Gerusalemme Est), se possono costruire o ampliare case sulla propria terra, se possiedono quella terra e se un colono israeliano può impossessarsene.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.