Israele demolisce tre abitazioni nel Negev

Negev – Imemc. Altre tre abitazioni, appartenenti alla famiglia at-Tantawi sono state demolite dalle forze di occupazione israeliane. L'operazione di abbattimento è stata eseguita nel villaggio di 'Abda.

Ibrahim al-Wakili, capo del consiglio di villaggio, denuncia l'atto e promette che i residenti colpiti da queste demolizioni resteranno sulle loro terra con il resto degli abitanti, nonostante le provocazioni israeliane proseguiranno. E aggiunge che, questo Ramadan si preannuncia particolarmente duro.

Si ricorda che da un mese, Israele sta portando a compimento un'operazione di espulsione degli abitanti del Negev e che poche settimane fa un intero villaggio, al-Aqareeb, era stato cancellato.

Si tratta di residenti titolari di passaporto israeliano e, nonostante questo, le autorità israeliane continuano a non riconoscere l'esistenza di questi come di altri 40 villaggi, abitati in totale da 90.000 individui, tutti arabi.

Dal Negev alla Cisgiordania occupata dove la lotta per il mantenimento della sovranità sulla propria terra è una questione all'ordine del giorno per i palestinesi.

Questa volta, ad essere colpito dall'arroganza e dall'illegale della presenza dei coloni israeliani è 'Emad ash-Shaer, del villaggio di Husan.

Dieci anni fa, le autorità militari israeliane avevano annesso i suoi terreni per espandere una base militare destinata al controllo e alla 'protezione' della colonia israeliana di Beitar Illit.
Negli anni, l'uomo era riuscito a riavere 48 dunum (circa 48 ettari) di terre, tra quelle che erano state incluse all'interno della barriera a difesa delle colonie.

Nonostante questo, ash-Shaer, non riesce ancora ad avere piena giustizia e, ogni volta che tenta ad accedere alle proprie terre, sopraggiunge la polizia israeliana respingendo l'uomo.

Il Comitato palestinese per l'agricoltura fa sapere che i casi sono numerosi e che sei famiglie sono riuscite a riavere le proprie terre pagando 1.000 dollari per dunum. Il Comitato aveva coperto quei costi per il 75%.

Episodi sporadici come questi però, sembra che non servano a placare la violenza e la presunzione dei coloni israeliani nei Territori Palestinese Occupati.

 

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