Israele: deputati boicottano discorso Merkel.

Rassegna stampa visita Angela Merkel in Israele.

Israele: deputati boicotteranno discorso Merkel

Almeno cinque deputati israeliani hanno deciso di boicottare il discorso che il cancelliere tedesco Angela Merkel terrà questo pomeriggio nella sua lingua alla Knesset.

L’ultima ad annunciare la sua assenza dall’aula del parlamento è stata questa mattina la laburista Shelly Yachimovich, il cui partito siede al governo. La Yachimovich ha denunciato l’"insensibilità" dimostrata nei confronti dei sopravvissuti all’Olocausto nel decidere di tenere il discorso in tedesco, "la lingua dei loro torturatori – ufficiali delle SS, comandanti dei campi e Gestapo".

 
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Ansa.it
2008-03-18 18:52

Merkel in Israele: Shoah è vergogna

Antisemitismo e razzismo non trovino più posto in Europa

(ANSA) – GERUSALEMME, 18 MAR – L’Olocausto, lo sterminio di sei milioni di ebrei vittime del nazismo, ‘riempie di vergogna il popolo tedesco’. Lo ha dichiarato il cancelliere Angela Merkel, primo capo di governo a pronunciare un discorso davanti al Parlamento israeliano. La Cancelliera ha altresi’ sottolineato che la Germania non lascera’ mai solo Israele, dati i rapporti particolari tra i due Stati, e che antisemitismo e razzismo non dovranno mai piu’ trovare posto in Europa.

 

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Merkel in Israele: «La Shoah riempie noi tedeschi di vergogna»

Angela Merkel in Israele (foto Scheiner - Lapresse)

GERUSALEMME (18 marzo) -«La Shoah riempie noi tedeschi di vergogna. M’inchino davanti alle vittime. M’inchino davanti ai sopravvissuti e chi li ha aiutati a sopravvivere». Così il cancelliere tedesco Angela Merkel ha parlato oggi davanti al Parlamento israeliano. Ha iniziato ringraziando in lingua ebraica «per il grande onore» che le è stato concesso. L’intero discorso è stato tenuto in lingua tedesca, cosa che ha creato polemiche. Cinque deputati hanno boicottato la seduta per non sentire la lingua usata nello sterminio degli ebrei. E’ la prima volta che un capo di governo pronuncia un discorso davanti alla Knesset.

«Vergogna per la Shoah». «Ogni governo tedesco e ogni cancelliere tedesco prima di me si è impegnato nella speciale responsabilità storica che la Germania ha verso la sicurezza d’Israele», ha detto la Merkel. «L’omicidio di massa» di sei milioni di ebrei «nel nome della Germania» ha causato «indescrivibili sofferenze» ha aggiunto. «Sono profondamente convinta – ha detto ancora la Merkel -che soltanto se la Germania saprà riconoscere la sua eterna responsabilità per la catastrofe morale della sua storia, potremo forgiare il futuro in maniera umana». Ciò significa che la Germania deve impedire ogni tentativo di sottovalutare le atrocità naziste e che «antisemitismo, razzismo e xenofobia non devono più poter metter piede in Germania e in Europa».

«La Germania non lascerà mai solo Israele», ha proseguito il cancelliere tedesco aggiungendo che tra i due stati i rapporti saranno sempre particolari, in considerazione del tragico passato della Shoah. «Antisemitismo e razzismo – ha aggiunto – non dovranno mai più aver posto in Europa». Il cancelliere ha quindi esortato Israele ad accettare «dolorosi compromessi» per ottenere la pace nella regione e a collaborare con l’Ue per dare stabilità alla regione e ha affermato che la Germania appoggerà nuove sanzioni contro l’Iran se gli sforzi diplomatici per convincere Teheran a sospendere il suo programma nucleare dovessero fallire.

Condanna dei razzi Qassam. La Merkel ha poi sottolineato come i tiri di razzi Qassam dalla Striscia di Gaza sulle città israeliane limitrofe sono un crimine e devono cessare. La Germania, ha detto, è per una soluzione del conflitto nella regione secondo la formula di due stati: «lo stato di Israele per gli ebrei e uno stato di Palestina per i palestinesi».

Monito all’Iran. Il cancelliere ha proseguito affermando che il programma nucleare iraniano è una minaccia alla pace e alla sicurezza. Una minaccia prima per Israele, poi per la regione e poi anche per l’Europa. «Non è la comunità internazionale che deve dimostrare che l’Iran vuole la bomba atomica e l’Iran che deve dimostrare che non la vuole», ha detto la Merkel che ha poi condannando «i ripetuti attacchi verbali» del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad contro Israele.

Il primo ministro israeliano Ehud Olmert ha definito le ambizioni nucleari iraniane «un grave pericolo per la stabilità del Medio Oriente». «Non ho dubbi che la sua posizione e quella del suo governo – ha poi detto, rivolto alla Merkel – contribuiranno a rafforzare il fronte internazionale contro le ambizioni distruttive dell’Iran».

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=20868&sez=HOME_NELMONDO

 
 

Angela Merkel applaudita alla Knesset

Nononostante le proteste prima del suo arrivo davanti alla Knesset – uno dei deputati insisteva nel vietarle l’accesso, in quanto tedesca – la visita della cancelliere Angela Merkel è stato un evento storico: si tratta infatti del primo capo di governo a parlare davanti alla Knesset. Fino a oggi solo capi di stato hanno avuto questo privilegio. Come l’anno scorso il capo di stato tedesco Horst Köhler, anche lei ha esordito parlando in ebraico. Con il tatto che la contraddistingue, ha aperto il discorso dicendo in ebraico: "Ringrazio tutti i presenti per permettermi di poter parlare nella mia lingua madre", un esordio assai apprezzato dai presenti che l’hanno applaudita a lungo. Poi, proseguendo appunto in tedesco, ha ribadito: "La Germania e Israele sono e saranno per sempre unite in modo particolare dal ricordo della shoah. La Shoah riempie i tedeschi di vergogna. E io mi inchino davanti alle vittime. Mi inchino davanti ai sopravvissuti e davanti a tutti coloro che li hanno aiutati a sopravvivere". Antisemitismo, razzismo e xenofobia non devono avere mai più alcuno spazio in Europa. In particolare la Ger
mania ha un dovere morale per assicurare la protezione di Israele. La politica deve avere un ruolo attivo. A iniziare dal prendere una netta posizione nei confronti dell’Iran, anche attraverso un inasprimento delle sanzioni: "Non è il mondo che deve dimostrare all’Iran che sta costruendo la bomba atomica, ma l’Iran che non vuole la bomba atomica". Merkel poi si è soffermata anche sul conflitto israelo-palestinese: "Lo dico chiaro e forte, gli attacchi con i missili kassam devono cessare", perché sono di fatto atti terroristici che non portano ad alcuna soluzione. La pace chiederà ad ambo le parti rinunce e compromessi, indispensabili però per giungere all’unica soluzione pacifica possibile: due stati indipendenti. 

http://www.ilfoglio.it/blog/108

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