Israele detiene 11 manifestanti a Betlemme

Betlemme –  Ma'an. “Le forze d'occupazione israeliane hanno posto in stato di fermo 11 dimostranti nel corso di una manifestazione, mercoledì pomeriggio, nel villaggio di al-Walaja, vicino a Betlemme”: è quanto hanno riferito sia il comitato del villaggio sia l'esercito israeliano.

Alaa Darras, membro del comitato locale di al-Walaja contro la barriera israeliana, ha dichiarato che “le truppe d'occupazione israeliane hanno disperso la manifestazione utilizzando gas lacrimogeni e bombe assordanti”.

“I soldati hanno inoltre attaccato fisicamente i dimostranti prima di tenere in stato di fermo quattro internazionali, sei israeliani e un palestinese identificato come Khalid al-Atrash”, ha dichiarato Arras.

Tre attivisti sono rimasti lievemente feriti perché raggiunti dalle bombe assordanti.

Gli attivisti stavano protestando contro la barriera di separazione israeliana (il Muro D'Apartheid, ndr) eretta sul suolo del villaggio.

Un portavoce dell'esercito ha affermato che “i dimostranti detenuti sono stati sottoposti a stato di fermo dalla polizia israeliana”.

Nel 1948, il villaggio di al-Walaja era la seconda area territoriale più vasta dopo al-Quds (Gerusalemme), ma è stata ridotta ad un terzo quando, nello stesso anno, fu fondato lo Stato di Israele.

Divenuto oggi villaggio di confine, al-Walaja è affiancato sul lato est da un blocco di insediamenti israeliani in espansione ed è stato ridimensionato dal tratto di Muro con il quale sono stati annessi tra i 2 e i 3 km di terra di al-Walaja della frontiera precedente al 1967.

Traduzione per InfoPal a cura di Lucia Telori

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