Israele dimostra che la Freedom Flotilla funziona

COMUNICATO STAMPA – 24 giugno 2011

Huwaida Arraf – ISM

L'ultimo successo della Freedom Flotilla, pronta a salpare per la Striscia di Gaza tra pochissimo, è il permesso concesso da Israele all'ingresso a Gaza di materiali da costruzione destinati a 1,200 abitazioni e 18 scuole.

Nelle settimane di preparazione della partenza di FF2, Israele ha adottato alcune misure in risposta alle preoccupazioni sollevate proprio dall'iniziativa Freedom Flotilla 2 – Stay Human.

Ma gli organizzatori di FF2 sostengono che si tratta ancora di atti puramente simbolici, lontani da un rispetto per la legge internazionale da parte israeliana, e affermano che questa decisione resta parziale rispetto ai bisogni dei palestinesi di Gaza.

Al contrario, esse sono misure atte a mantenere lo stato dell'occupazione e il sistema di controllo che Israele esercita sulle vite dei palestinese. Ancora più improbabili restano sono certi provvedimenti rispetto al conferimento della libertà al popolo palestinese.

Oltre ad aver permesso l'ingresso a Gaza di quantità limitata di materiale da costruzione, Israele ha lasciato passare anche 19 camion di medicinali provenienti dalla Cisgiordania. Si trattava di una risposta diretta all'appello d'emergenza lanciato dalle autorità di Gaza. La carenza di medicinali a Gaza è un diretta conseguenza dell'assedio imposto da Israele.
Prima di allora, Israele aveva permesso il passaggio quotidiano verso Gaza di un numero di camion che andava dai 210 ai 220.
Il dato attuale ha fatto registrare un calo del 35% delle scorte necessarie alla popolazione di Gaza.

Il modello così sviluppato mostra come, quanto più si avvicina la data della partenza di FF2, tanto più Israele permette il passaggio di aiuti umanitari verso Gaza, gli stessi che fino a poco tempo fa erano proibiti come è stato per il materiale da costruzione.

Tre sono gli esiti derivati e provati qui da simile politica.
1 – La Flotilla ha la capacità di generare dei cambiamenti sul campo, sebbene siano ancora insufficienti;
2 – i “canali ordinari” per la consegna di beni esistono, ma restano inoperativi a meno che non si facciano pressioni su Israele;
3 – i pretesti adottati da Israele per impedire che materiali da costruzioni entrino a Gaza è privo di fondamenta, dal momento che di recente è stato concesso il passaggio di materiale da costruzione per 1,200 case e 18 scuole.

Questi risultati sono i benvenuti e provano la necessità e l'efficacia della tattica della Flotilla. Nonostante ciò, ribadiamo che i nostri sforzi non sono rivolti alla mera consegna di aiuti umanitari.

L'obiettivo della Flotilla è semmai la libertà per i palestinesi di Gaza e del resto dei Territori occupati da Israele. Pertanto, non esistendo “canali istituiti” per realizzare questa libertà – l'unica soluzione è porre dine all'occupazione israeliana.

I preparativi della FF2 procedono speditamente, incoraggiati dal sostegno della gente nel mondo. La prossima settimana, Freedom Flotilla 2: Stay Human salperà verso Gaza, la nostra destinazione è la libertà.

* Il nostro messaggio di pace coincide con l'appello ad agire per gli altri popoli come si fa per se stessi e, questa volta, non rilasciare il proprio destino a terzi burattini, ma assumersi la responsabilità della rivoluzione.
La più alta rivoluzione è dare amore, comprensione, ciò che potrà cambiare il mondò*. Vittorio Arrigoni

* I cuori generosi non si elevano solo per ciò che è giusto, ma aiutano anche gli altri ad imparare ciò che è giusto – Mary Alfar (11 anni).


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