Israele discute la legge sulla proprietà degli assenti

Gerusalemme – Pal.info. La corte suprema di Israele prevede un’udienza relativa all’applicazione della legge sulla proprietà degli assenti, vale a dire alla cessione delle proprietà nella Gerusalemme Est appartenenti a palestinesi residenti in Cisgiordania, all’autorità amministrative, quindi al ministero delle Finanze.

Il Centro Legale per i Diritti delle Minoranze Arabe in Israele (Adalah) mette in guardia sulle conseguenze che provocherebbe questa legge: porterebbe alla confisca effettiva delle suddette proprietà, permettendone la vendita sul mercato privato e rivestendo, quindi, la funzione di tramite tra i possessori e le loro proprietà.

Considerando l’estrema importanza di tale questione e dei vari aspetti che la riguardano, Adalah ha chiesto alla corte suprema il permesso di intervenire e di presentare la propria opinione in qualità di amicus curiae.

L’avvocato che rappresenta l’Adalah, Suhad Bishara, ha spiegato nel suo discorso come la posizione legale del procuratore generale Yehuda Weinstein, a supporto dell’applicazione di questa legge a Gerusalemme Est, vada a minare lo status quo che ha prevalso per decenni. I procuratori generali che si sono susseguiti dopo l’occupazione di Gerusalemme dal 1967 hanno sempre affermato che la legge non è applicabile per i palestinesi residenti in Cisgiordania con proprietà a Gerusalemme Est.

Adalah ha sottolineato che considerare “assenti” i residenti della Cisgiordania non implica alcuna variazione del loro stato legale, ma, al contrario, è il risultato di una decisione unilaterale presa dallo Stato di Israele nel momento in cui ha annesso le aree occupate di Gerusalemme ai suoi territori.

In questo caso, la decisione di dichiarare i residenti della Cisgiordania “assenti” è deplorevole, in quanto questi non hanno mai abbandonato le loro case.

L’ex procuratore generale, Menachem Mazuz, ha espresso per iscritto la sua opinione, affermando che dichiarare “i beni nella Gerusalemme Est privi di proprietari solamente perché questi ultimi risiedono in Cisgiordania, è una questione di carattere prettamente tecnico, in quanto i proprietari di diritto sono diventati assenti in seguito a una decisione unilaterale presa dallo Stato di Israele”.

Mazuz ha espresso anche un punto di natura legale: “questa questione interessa gli ‘assenti attuali’ che sono stati privati del loro diritto di proprietà in seguito all’impatto dell’ampia formulazione tecnica della legge”.

Lo scopo della legge sulla proprietà degli assenti (1950) è quello di controllare le proprietà dei palestinesi fuggiti e diventati rifugiati durante la Nakba del 1948 per conferirle allo Stato di Israele. Secondo la legge, ogni individuo che ha vissuto in uno dei Paesi considerati “nemici dello Stato” nel 1947, è considerato “assente” e i suoi beni possono essere confiscati e ceduti alle autorità amministrative per le proprietà degli assenti.

Traduzione per InfoPal a cura di Valentina Vighetti