Israele distrugge la rete elettrica, bombarda 3 scuole a Gaza

PIC. Le reti elettriche nelle aree a nord di Beit Hanoun e  di al-Shujaiya e Al-Tuffah, a est della città di Gaza, sono state gravemente danneggiate dai bombardamenti israeliani, secondo quanto reso noto dalla Compagnia di distribuzione elettrica.

La società ha dichiarato venerdì in un comunicato stampa che le reti elettriche delle aree prese di mira nel nord della Striscia di Gaza, Al-Sha’f Street, la linea orientale della città di Gaza e alcune reti in altre province sono state interrotte a causa degli israeliani attacchi.

Ha spiegato che il personale dell’azienda, sin dalle ore mattutine, ha iniziato il processo di ricollegamento di alcune linee per fornire energia elettrica alle aree interessate, rilevando che gli equipaggi dell’azienda non sono stati ancora in grado di raggiungerle.

Inoltre, giovedì il ministero palestinese dell’Istruzione e dell’istruzione superiore a Gaza ha dichiarato che l’occupazione israeliana ha bombardato altre tre scuole.

I bombardamenti hanno provocato gravi danni a edifici, aule, piazze, strutture e strumenti educativi. Sono finora 10 le scuole demolite da aerei israeliani dall’inizio dell’aggressione.

Il ministero ha affermato che la Striscia di Gaza soffre della mancanza di scuole a causa del blocco israeliano su Gaza e dell’impedimento dell’ingresso di materiali da costruzione. Quindi prendere di mira le scuole esistenti fa parte di un piano e di una politica sistematica per sradicare l’istruzione e distruggere le sue infrastrutture.

Ha rilevato che il bombardamento delle scuole è una flagrante violazione di tutte le norme internazionali e del diritto all’istruzione sostenuto dalla comunità mondiale.

Il ministero ha invitato la comunità internazionale, le istituzioni per i diritti umani e altre istituzioni, come le Nazioni Unite, l’UNESCO, l’UNICEF, l’International Education Group e il Joint European Funding Fund- JFA a denunciare l’aggressione israeliana contro le scuole e le strutture educative e ad agire immediatamente per fermare tali violazioni.

Ha inoltre invitato la comunità internazionale e tutte le istituzioni per i diritti umani e quelle legate all’istruzione a fare pressione sull’occupazione per revocare l’assedio alla Striscia di Gaza, a lavorare alla ricostruzione delle scuole che sono state distrutte e per sostenere il settore educativo a Gaza.