Israele e la costruzione di notizie e informative false.
(…) prima dell’invasione del 2003 Israele fece pervenire agli Stati Uniti rapporti allarmistici anche sul programma iracheno per la costruzione di armi di distruzione di massa, contribuendo in tal modo agli errori di calcolo degli americani sulla reale minaccia rappresentata da Saddam Hussein".
Di John J. Mearsheimer e Stephen M. Walt, "La Israel Lobby e la politica estera americana", ed. Mondadori.
In Italia, tali informative false sull’Iraq sono state riportate come vere da famosi giornalisti su quotidiani nazionali. Chi ne dovrebbe, moralmente e deontologicamente parlando, rispondere?
Inoltre, Israele continua a costruire false informazioni contro cittadini, gruppi, realtà politiche e associative pro-Palestina, diffondendole attraverso blog, siti, agenzie stampa, giornali, giornalisti – agenti, servizi, e facendole "accreditare" da istituzioni che dovrebbero, invece, difendere e rappresentare i diritti e le libertà civili dei propri cittadini.
Lo scandalo sta nel fatto che nessuno lo denunci o se ne occupi. L’Italia, come purtroppo anche qualche altro Stato europeo, è sull’orlo del precipizio in fatto di democrazia, diritti civili e libertà di stampa.
Chissà perché?