Israele ‘furiosa’ con la Casa Bianca per la fuga di notizie sull’attacco alla Siria

Times of Israel e Yifa Yaakov, 1° novembre.

Israele è furiosa con la Casa Bianca per aver confermato che è stata l’aviazione israeliana ad aver bombardati una base militare vicino alla città portuale siriana di Latakia mercoledì, colpendo armi che stavano per essere trasferite a Hezbollah.

Israele non ha riconosciuto l’attacco, uno di una mezza dozzina attribuitigli negli ultimi mesi, ma un funzionario dell’amministrazione Obama ha riferito alla CNN giovedì che aerei da guerra israeliani avevano attaccato la base siriana, e che l’obiettivo erano “missili e relative apparecchiature”pronte per essere consegnate a Hezbollah in Libano.

Il Canale israeliano TV 10, venerdì sera, ha citato funzionari israeliani che avevano bollato la fuga di notizie americana come “scandalosa”. Per l’alleato di Israele agire in questo modo è “impensabile”, hanno dichiarato i funzionari.

Un secondo rapporto TV, sul canale israeliano 2, ha riferito che la fuga di notizie “è arrivata direttamente dalla Casa Bianca”, e ha osservato che “questa non è la prima volta” che l’Amministrazione compromette Israele con la fuga di informazioni sui raid dell’aviazione israeliana su obiettivi siriani.

Si afferma che precedenti fughe di notizie venissero dal Pentagono, e che ciò abbia portato a formare un gruppo che indaghi sulle fonti.

L‘analista militare di Canale 2, Roni Daniel, ha dichiarato che il comportamento dell’amministrazione Obama nella fuga di notizie è incomprensibile.

Daniel ha osservato che, tacendo sugli attacchi effettuati, Israele li negava in modo plausibile, in modo che il presidente siriano Bashar Assad non si sentisse spinto a rispondere.

Ma le fughe di notizie degli Stati Uniti “stanno spingendo Assad più vicino al punto in cui non può sopportare questi attacchi, e risponderà”. Questo a sua volta attirerà inevitabilmente l’azione israeliana, ha ipotizzato Daniel, e ha aggiunto con amarezza: “Allora forse gli Stati Uniti applaudiranno perché sarà l’inizio di una catastrofe”.

Il Canale 2 ha ipotizzato che gli USA potrebbero aver fatto trapelare notizie dell’attacco di Israele come avvertimento affinché desista da simili azioni. In alternativa, può essere letto come il segnale di una politica dura progettata per impedire il flusso delle armi sofisticate di Assad. Ma queste ed altre possibili spiegazioni non giustificano la fuga di notizie, che il servizio televisivo ha definito “illogica” e “stupida”.

Gerusalemme si è infuriata con la Casa Bianca per la fuga di notizie che coincide con gli sforzi dell’Amministrazione per rassicurare Israele sulla sua linea dura con la Siria, sullo sforzo per contrastare il programma nucleare iraniano e mantenere la sua solida collaborazione militare con Israele.

Giovedì, l’ambasciatore americano alle Nazioni Unite, Samantha Power, ha ribadito l’impegno dell’America per contrastare le ambizioni nucleari iraniane. “Voglio essere assolutamente chiara: il presidente Obama è determinato ad assicurare che la Repubblica islamica non acquisisca un’arma nucleare”, ha dichiarato Power alla conferenza per il centenario della Anti-Defamation League tenutosi giovedì in un hotel di Manhattan. Affrontando il tema dei negoziati sul nucleare con l’Iran, ha detto che l’amministrazione Obama considera un cattivo accordo peggio di nessun accordo e che l’amministrazione non accetterà un cattivo accordo.

Più tardi giovedì, il Segretario della difesa, Chuck Hagel ha detto durante la stessa riunione che gli Stati Uniti stanno testando le intenzioni diplomatiche iraniane, ma guardano al ruolo dell’Iran come stato sponsor del terrore ed esportatore di estremismo.

Hagel ha anche annunciato che gli Stati Uniti consegneranno prestissimo sei nuovi elicotteri/aerei Osprey a Israele. “Israele avrà sei V- 22 sul prossimo ordine, e saranno compatibili con le altre capacità [della difesa israeliana]”, ha detto Hagel, anticipando la consegna in due anni di tempo. NBC News ha detto che Israele ha chiesto di velocizzare la consegna degli Ospreys per le minacce provenienti da Iran e Siria.

Hagel ha aggiunto che il rapporto tra la difesa israeliana e americana è più forte che mai, e diventerà ancora più forte”.

Ciò nonostante, il direttore dell’ADL nazionale Abraham Foxman, che ha stretti legami con la leadership israeliana, ha dichiarato alla conferenza che la diffidenza americana sul coinvolgimento militare straniero la sta facendo sembrare” debole e in ritirata. “Nei commenti insolitamente amari, Foxman ha dichiarato: “La combinazione del coinvolgimento insoddisfacente dell’America nelle guerre dell’Afghanistan e dell’Iraq, insieme alla crisi finanziaria interna, hanno generato un’opposizione più ampia al coinvolgimento militare americano oltreoceano”.

Citando tra l’altro la recente resistenza del Congresso ad autorizzare un attacco contro la Siria, Foxman ha detto: “L’America è vista debole e in ritirata… Il mondo guarda le nostre scelte, i nostri sondaggi, le reazioni del Congresso, la paralisi di Washington in materia di bilancio e si stupisce”.

La percezione della debolezza potrebbe danneggiare gli sforzi degli Stati Uniti per ottenere che l’Iran ponga fine alla sua spinta nucleare, ha avvertito Foxman. “Mi auguro che agiremo insieme”.

Israele è stato accusato di aver colpito i siti siriani più volte, nel recente passato, anche nel mese di gennaio e di maggio di quest’anno.

L’ Associated Press ha contribuito a questo rapporto.