Israele ha 80 bombe atomiche, e può triplicarle

israel-nuclear-weapons-mass-destruction.siRT. Israele non ha mai confermato o negato il possesso di armi nucleari, ma secondo il nuovo rapporto di esperti degli Stati Uniti ha almeno 80 testate nucleari operative e ha materiale sufficiente per produrne altre 190.

In un rapporto pubblicato nel Bulletin of the Atomic Scientists, gli esperti per la proliferazione di armi nucleari, Robert S. Norris e Hans M. Kristensen, valutano che Israele abbia smesso di produrre testate nucleari nel 2004, una volta che ha raggiunto circa 80 testate.

Tuttavia, il paese può facilmente raddoppiare il suo arsenale poiché ha abbastanza materiale fissile per costruire almeno altre 115 bombe, dicono gli esperti.

“Ci sono voci che dicono che Israele sta dotando alcuni dei suoi sottomarini con missili da crociera con testata nucleare”, dice il rapporto, ripetendo quello che afferma l’annuario 2013 del Stockholm International Peace Research Institute sugli armamenti e la sicurezza internazionale che ha anche suggerito che Israele potrebbe avere missili da crociera con testata nucleare lanciati da sottomarini e ha riportato la stessa valutazione sulle scorte di armi atomiche.

I sospetti sono stati alimentati dal fatto che la Germania ha fornito a Israele cinque sottomarini Dolphin, capaci di lanciare missili nucleari, e ha firmato un contratto per la costruzione di un sesto.

Non si sa quante testate nucleari potrebbero già essere schierate, mentre Israele continua a mantenere la sua politica di lunga data di opacità nucleare. Nel dicembre 2012, Israele ancora una volta ha respinto la richiesta da parte dei membri del Trattato di non proliferazione nucleare di aderire all’accordo.
Gli arsenali israeliani di armi di distruzione di massa sono sotto insolito controllo a seguito della roadmap USA-Russia per la distruzione delle armi chimiche siriane, che è vista come un passo significativo verso una regione priva di armi di distruzioni di massa.

Documenti recentemente declassificati della CIA suggeriscono che Israele ha segretamente costruito una propria riserva di armi chimiche e biologiche decenni fa. Questo ha aggiunto più carburante alla denuncia insistente degli stati arabi, che costantemente accusano Israele di possedere armi nucleari. Israele resta anche uno dei sette paesi che non ha mai ratificato la Convenzione sulle armi chimiche.

Nel suo discorso di domenica prima dei colloqui con il segretario di Stato americano John Kerry, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che “in ogni caso, Israele deve essere pronto e pronto a difendersi da solo contro ogni minaccia – e questa capacità e prontezza sono più importanti che mai”.

Foto: vista dell’impianto nucleare israeliano nel deserto del Negev, fuori Dimona (Reuters)

Traduzione di Edy Meroli