Israele ha approvato la costruzione di 3.365 unità di insediamento dall’inizio del 2022

Gerusalemme/al-Quds-MEMO. Il comune israeliano di Gerusalemme ha approvato la costruzione di 3.365 unità abitative a est della città, dall’inizio del 2022.

Le approvazioni sono state condotte dal Comitato per la pianificazione e l’edilizia locale di Gerusalemme, ma l’attuazione richiede l’approvazione dell’amministrazione israeliana della pianificazione del ministero degli Interni.

Le ratifiche sono avvenute nell’ambito di quattro piani di insediamento, che includevano la creazione di centinaia di piccole stanze e l’ampliamento dell’Hadassah Medical Center, costruito nella città palestinese di Issawiya.

Il comune di Gerusalemme ha dichiarato in una nota, divulgata il 10 gennaio, che “il comitato locale per la pianificazione e la costruzione ha approvato la registrazione di tre nuovi piani di costruzione sul monte Scopus”.

I piani “includono la costruzione di 1.500 unità abitative, 200 stanze protette e 500 camere da letto per studenti su una superficie di 150 acri”.

I piani di insediamento rientrano nel contesto dell’espansione dell’insediamento delle French Hill costruite sulle terre di Issawiya.

Il 9 gennaio il comune ha affermato di “raccomandare al comitato distrettuale di approvare la costruzione di 1.465 unità di insediamento tra gli insediamenti di Har Homa e Givat HaMatos, a ovest della città palestinese di Sur Baher, per il progetto del Canale Inferiore a sud di Gerusalemme est”.

La dichiarazione afferma che il progetto “prevede la costruzione di una torre di 28 piani e 11 complessi residenziali tra il 7 e l’11 piani”.

All’inizio di febbraio, il quotidiano ebraico Kol Ha’ir ha affermato che “l’amministrazione israeliana per la pianificazione ha approvato la costruzione di 400 unità abitative nell’insediamento di Gilo, a Gerusalemme”.

Ha sottolineato che il progetto “sarà realizzato su una superficie di tre acri”.

Il quotidiano riporta, inoltre, che “il piano prevede la costruzione di 400 unità abitative in due torri di 30 piani e un edificio di nove piani e, sul totale delle unità abitative, circa 80 unità saranno destinate a piccoli appartamenti.

“Oltre alle unità abitative, il piano prevede 6000 mq di edifici pubblici e circa 800 mq di spazi commerciali che verranno realizzati sulle facciate degli edifici. Inoltre, quasi 1,5 acri saranno destinati a un’area pubblica aperta”.

In particolare, l’insediamento è costruito su terre palestinesi a Beit Safafa.

Stime israeliane e palestinesi indicano che ci sono circa 650.000 coloni che vivono in 164 insediamenti e 116 avamposti in Cisgiordania, inclusa la Gerusalemme occupata.

Secondo il diritto internazionale, tutti gli insediamenti ebraici nei Territori occupati sono considerati illegali.

(Una foto scattata il 14 ottobre 2020 mostra gru edili israeliane in un cantiere di nuove unità abitative nell’insediamento ebraico di Kochav Yaakov, vicino alla città palestinese di Ramallah nella Cisgiordania occupata [AHMAD GARABLI/AFP via Getty Images]).