Israele ha assassinato un leader di spicco di Hezbollah in Siria

220pxsamir_kuntar_in_shiraz_3Imemc. Sabato notte, in un attacco aereo contro l’area di Jermana, a Damasco, l’aviazione israeliana ha assassinato l’ex prigioniero politico e leader di spicco di Hezbollah, Samir al-Kuntar.

Il partito Hezbollah in Libano ha dichiarato che verso le 22:30 l’aviazione israeliana ha violato lo spazio aereo siriano e ha lanciato cinque missili contro un palazzo residenziale, uccidendo sei persone, compreso al-Kuntar, e ferendone almeno 12.

Le forze della difesa civile di Jermana hanno affermato che due jet da guerra israeliani hanno violato lo spazio aereo siriano e hanno colpito un edificio con quattro missili.

Samir al-Kuntar aveva passato 29 anni in una prigione israeliana ed era stato rilasciato a luglio del 2008, attraverso un accordo di scambio di prigionieri tra Hezbollah e il governo israeliano, raggiunto attraverso la mediazione di un partito.

Come parte dell’accordo, Israele aveva rilasciato al-Kuntar e quattro altri membri di Hezbollah, imprigionati durante la guerra del luglio 2006 tra Hezbollah e Israele, quando le truppe israeliane avevano invaso e bombardato il sud del Libano, e Hezbollah aveva lanciato razzi attraverso la frontiera verso Israele.

Israele ritiene al-Kuntar responsabile degli attacchi del 22 aprile 1979 che causarono la morte di quattro israeliani: un poliziotto, un civile e la sua bambina di 4 anni, mentre la figlia, di due anni, dell’altro uomo fu soffocata accidentalmente dalla madre mentre cercava di tenerla in silenzio. Gli attentatori avevano rapito la famiglia a Nahariya e la tenevano in una spiaggia, cercando poi di caricarli su un gommone.

La polizia decise di attaccare anziché negoziare e il padre della famiglia e un poliziotto furono uccisi. La bimba di 4 anni morì sbattendo la testa contro uno scoglio, durante l’attacco. Due combattenti, identificati come Abdul-Majid Aslan e Moayyad Mhanna, furono uccisi, mentre al-Kuntar e Ahmad al-Abrass vennero catturati. Al-Abrass fu rilasciato successivamente, con altri 1150 detenuti, in uno scambio di prigionieri condotto dal Fronte popolare per la liberazione della Palestina – Comando Generale.

Dopo la cattura di al-Kuntar, un tribunale israeliano lo condannò a cinque ergastoli. Dopo il suo rilascio, a seguito dell’accordo di scambio tra prigionieri, fece ritorno in Libano e si unì a Hezbollah, e poi andò a vivere in Siria.