Israele ha demolito 295 strutture residenziali palestinesi nel 2021

Territori palestinesi occupati – MEMO. Nel 2021, l’occupazione israeliana ha demolito 295 strutture residenziali palestinesi nei Territori occupati, lasciando senzatetto 895 palestinesi, 463 dei quali minorenni, secondo quanto riferito martedì dal gruppo israeliano per i diritti umani B’Tselem.

Secondo un rapporto pubblicato da B’Tselem, la demolizione di case palestinesi effettuata dall’occupazione israeliana nel 2021 ha raggiunto il numero più alto dal 2016.

“Nel corso dell’anno, altre 548 strutture non residenziali sono state demolite su ordine delle autorità israeliane, comprese cisterne, magazzini, strutture agricole, attività commerciali e strutture pubbliche – il numero più alto dal 2012”, ha affermato B’Tselem.

Il gruppo israeliano per i diritti ha aggiunto: “Nella sola Gerusalemme Est, sono state demolite 160 strutture, 96 delle quali erano abitazioni”.

Ha continuato: “In Cisgiordania, negli ultimi anni si è assistito a un costante aumento delle demolizioni di case: nel 2021 le forze israeliane hanno demolito 199 residenze, rispetto alle 151 nel 2020 e 104 nel 2019”.

B’Tselem ha negato le affermazioni israeliane secondo cui queste demolizioni sono state eseguite come una questione di “applicazione della legge”, sottolineando che i “palestinesi che costruiscono senza permessi non sono criminali”.

Il gruppo per i diritti umani ha affermato: “Il regime d’Apartheid israeliano blocca quasi tutto lo sviluppo palestinese in vaste parti della Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est, mentre costruisce massicciamente per gli ebrei”.

“Questa politica non lascia ai palestinesi altra scelta che costruire senza permessi, in modo da avere un tetto sopra la testa. Dopodiché, le autorità israeliane emettono gli ordini di demolizione delle strutture”.