Israele ha un grande piano per espandere l’ebraicizzazione di Gerusalemme ed attrarre coloni giovani

Israele ha un grande piano per espandere l’ebraicizzazione di Gerusalemme ed attrarre coloni giovani

Gerusalemme occupata/al-Quds – MEMO. Il governo israeliano ha approvato domenica un piano triennale per ebraicizzare ulteriormente la Gerusalemme occupata e attrarre giovani coloni dall’estero, secondo quanto riportato dai media israeliani. Il governo d’occupazione ha stanziato 95 milioni di shekel (26 milioni di dollari) per tale progetto.

Il quotidiano Israel Hayom ha riferito che ciò è stato concordato durante un incontro tenutosi nella Piazza al-Buraq, nella Città Vecchia di Gerusalemme, nell’ambito della celebrazione del cosiddetto “Giorno di Gerusalemme” del governo d’estrema destra di Benjamin Netanyahu, che commemora l’occupazione delle parti orientali della città santa palestinese del 1967. Secondo il quotidiano israeliano, il piano di Netanyahu è stato sviluppato in collaborazione con il Comune di Gerusalemme e con il sostegno dell’Agenzia Ebraica.

Il piano, spiega la Israel Hayom, mira a incoraggiare giovani ebrei dai 18 ai 35 anni a migrare e insediarsi nella Gerusalemme occupata, al fine di superare in numero i nativi palestinesi. Di conseguenza, il bilancio sarà destinato ai ministeri dell’Immigrazione, dell’Istruzione, della Cultura e dello Sport, al fine di fornire incentivi per insediare gli ebrei – illegalmente, secondo il diritto internazionale – nella città occupata.

Saranno organizzate mostre all’estero, saranno creati centri per i nuovi coloni ebrei nella città occupata e saranno realizzati programmi speciali per offrire loro posti di lavoro. Il ministero dell’Immigrazione ed il Comune di Gerusalemme aiuteranno gli immigrati che si stabiliranno nella Gerusalemme occupata ad iscriversi a corsi di formazione professionale e ottenere licenze di impiego adeguate.

“Stiamo parlando di un piano eccellente che porterà giovani, accademici e famiglie nella città”, ha dichiarato il ministro dell’Immigrazione Pnina Tamano-Shata allo Israel Hayom. “Questo piano contribuirà a rafforzare la città sotto vari aspetti, inclusi quelli economici, sionisti e demografici”.

Il sindaco del Comune di Gerusalemme gestito da Israele, Moshe Leon, ha dichiarato al giornale: “Siamo la città che accoglie il maggior numero di immigrati [ebrei] in Israele. I giovani olim [immigranti] si integrano nella città e contribuiscono in tutti i settori.” Ha aggiunto di avere l’intenzione di investire per incoraggiare l’aliyah [migrazione in Israele] e l’assimilazione nei prossimi anni”.

Dati recenti dell’Ufficio Centrale di Statistica israeliano mostrano che oltre 18 mila ebrei si sono stabiliti a Gerusalemme dal 2018. Più della metà di loro aveva tra i 18 e i 35 anni. I dati mostrano anche che circa il 30% dei coloni ha lasciato Gerusalemme negli ultimi cinque anni.

(Foto: [@IsraeliPM/Twitter]).