Israele ha usato le trattative per il cessate il fuoco in Libano per far pressione sulla Francia sui mandati d’arresto dell’ICC

Beirut – Quds News. Secondo il Wall Street Journal, i funzionari israeliani hanno sottolineato la posizione della Francia sulla concessione dell’immunità a Netanyahu in seguito a un mandato della Corte penale internazionale per crimini di guerra in Palestina come un fattore critico nella finalizzazione dell’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Libano.

La Francia, insieme agli Stati Uniti, ha il compito di supervisionare il cessate il fuoco. Tuttavia, fonti israeliane hanno rivelato che Israele si è inizialmente opposto al coinvolgimento della Francia nel comitato di monitoraggio. Il timore era che Netanyahu potesse rischiare l’arresto durante un’eventuale visita a Parigi in seguito a un mandato della Corte penale internazionale per i suoi crimini di guerra in Palestina.

La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto per Netanyahu e l’ex-ministro della Difesa Yoav Gallant per crimini di guerra e contro l’umanità in relazione al genocidio di Israele a Gaza.

Il ministero degli Esteri francese aveva suggerito che Netanyahu potesse godere dell’immunità, in quanto Israele non è firmatario dello Statuto di Roma dell’ICC. Il ministero ha confermato che tale immunità si applica a Netanyahu e ad altri ministri israeliani competenti.

Ciononostante, un alto funzionario francese ha chiarito che qualsiasi decisione di arresto spetterebbe in ultima istanza a un giudice, qualora l’ICC lo richiedesse.

La posizione della Francia ha sollevato preoccupazioni, con i critici che sostengono che mina la giurisdizione dell’ICC. La Corte sostiene che i mandati di arresto devono essere eseguiti dagli Stati membri, indipendentemente dal ruolo o dalla nazionalità dell’accusato.

La disputa sul potenziale arresto di Netanyahu ha influenzato i colloqui per il cessate il fuoco. La Francia, citando i suoi legami coloniali con il Libano, ha insistito per supervisionare l’accordo. Il Libano e gli Stati Uniti hanno appoggiato il coinvolgimento della Francia, sottolineando il suo sostegno al rafforzamento delle forze libanesi nel sud.

Le tensioni tra Francia e Israele si sono intensificate di recente. Netanyahu ha criticato il presidente Macron per le politiche di limitazione delle forniture di armi a Israele e per aver impedito alle aziende israeliane di partecipare a un’esposizione navale. Macron ha anche condannato i crimini israeliani a Gaza e nel Libano meridionale.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.