Israele: il Mossad non uccise il governatore Uwe Barschel

Tel Aviv – Dpa e Ma'an. Israele ha respinto lunedì l'accusa lanciata da un professore di chimica svizzero in pensione, secondo il quale l'omicidio di un politico tedesco, avvenuto ventitré anni fa, porterebbe il segno dei servizi segreti israeliani del Mossad.

Uwe Barschel, governatore dello stato tedesco dello Schleswig-Holstein, venne trovato morto in una stanza d'albergo a Ginevra nel 1987. La causa del decesso fu un'overdose di sonnifero: tuttavia, la sua famiglia non ha mai accettato l'opinione della maggior parte dei patologi, secondo cui Barschel, allora 43enne, si sarebbe suicidato.

Il professore, Hans Brandenberger, ha invece recuperato la tesi da lui sostenuta tempo fa e basata sull'analisi dei tessuti, dalla quale emergerebbe che Barschel era incapace di agire volontariamente quando la droga (ciclobarbitale) gli entrò in corpo insieme a una sostanza ipnotica, il Noludar.

Il prof. Brandenberger dichiara di aver parlato dopo che la pensione gli ha permesso di dedicarsi alla lettura di un libro del 1994, The other side of the deception (“L'altra faccia dell'inganno”), dello scrittore Victor Ostrovsky, residente negli Usa ed ex agente del Mossad, secondo le sue stesse parole.

È proprio il libro di Ostrovsky a suggerire che il Mossad uccise Barschel in quell'albergo tramite l'uso di droghe, e fece in modo che la morte apparisse un suicidio.

In un articolo pubblicato domenica scorsa dal giornale tedesco Welt am Sonntag, Brandenberger, 89 anni, ha quindi rivelato che i suoi rilevamenti dei tessuti si adattavano “in modo sorprendente” al metodo descritto nel libro.

L'argomentazione è stata invece smentita da Yigal Palmor, portavoce del ministero degli Esteri israeliano: “Non esiste alcuna base per collegare Israele al caso” ha detto testualmente.

Alla domanda se la Germania dovrebbe riaprire l'inchiesta, Palmor ha risposto: “Non dipende da noi dire alle autorità tedesche che cosa fare e che cosa non fare”.

Come ha riportato lo stesso settimanale, i tedeschi convinti che Barschel sia stato assassinato stanno ora chiedendo una ripresa delle indagini.

Secondo il libro di Ostrovsky, Barschel fu ucciso perché a conoscenza delle presunte esportazioni di armi israeliane in Iran. La credibilità dell'autore, tuttavia, è stata anch'essa smentita da Palmor: “La metà di ciò che dice sono bugie, e l'altra metà è inventata”.

Da parte loro, i procuratori svizzeri hanno sempre respinto la richiesta di Brandenberger, tesa a far indagare sulla morte di Barschel come omicidio.

La tesi opposta, quella del suicidio, sostiene che Barschel avrebbe bevuto un cocktail letale di sedativi in seguito a un deplorevole scandalo politico avvenuto nel suo Stato, che culminò nelle sue dimissioni da governatore nove giorni prima della morte.

Secondo la tesi del professore, invece, l'assassino avrebbe somministrato a Barschel una droga stordente insapore in un bicchiere di vino per renderlo condiscendente, e un'ora dopo l'avrebbe costretto a ingerire l'overdose letale. La successione temporale sarebbe provata dalle diverse concentrazioni delle droghe nei diversi organi.

Nonostante le osservazioni del professore, nessun sospetto è mai stato interrogato a Ginevra e nessun'altra prova è stata rinvenuta a sostegno della tesi dell'omicidio.

 

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