Israele impone chiusura a Jenin e blocca il movimento delle merci

Jenin – MEMO e WAFA. All’alba di giovedì, l’esercito israeliano ha imposto la chiusura della città di Jenin nella Cisgiordania occupata, impedendo il movimento di merci “fino a nuovo avviso”.

Fonti della sicurezza palestinese hanno affermato che l’esercito d’occupazione ha chiuso i posti di blocco militari di al-Jalama e Salem, che portano a Jenin, in entrambe le direzioni. Le fonti hanno affermato che la circolazione di merci è bloccata, che ai lavoratori non è stato permesso di andare da Jenin verso il territorio israeliano e che non era permesso entrare nella città.

La chiusura riflette la tensione testimoniata a Jenin nelle ultime ore, soprattutto da quando uomini armati palestinesi hanno trattenuto il corpo di un giovane israeliano, due giorni fa, dopo la sua morte in un incidente stradale, presumendo che fosse un soldato dell’esercito israeliano. I media israeliani hanno confermato che il corpo del giovane è stato consegnato all’amministrazione civile israeliana dopo i colloqui condotti dall’Autorità palestinese e mediati dalle Nazioni Unite.

In precedenza, la stazione radio ufficiale palestinese aveva riferito che uomini armati palestinesi stavano trattenendo il corpo del giovane nel campo profughi di Jenin, chiedendo il “rilascio dei corpi dei martiri” detenuti da Israele.

Nel frattempo, giovedì è avvenuto uno sciopero a Nablus e nelle aree circostanti nel nord della Cisgiordania, in lutto per i tre palestinesi uccisi mercoledì dagli israeliani.