Israele impone chiusura totale sulla Cisgiordania e a Gaza per festività ebraica

Ramallah – WAFA. Lo stato d’occupazione israeliano intende imporre, a partire da martedì sera, la chiusura completa della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, nonché delle aree israeliane, per lo Yom Kippur (giorno dell’espiazione), il giorno più sacro del calendario ebraico.

Le chiusure per le festività ebraiche tenteranno di contenere le operazioni di resistenza palestinese, aumentate di recente in risposta alle crescenti violazioni e crimini nei Territori occupati commessi quotidianamente dalle forze d’occupazione israeliane e dai coloni ebrei estremisti.

Il quotidiano ebraico Israel Hayom ha affermato che l’esercito israeliano imporrà la chiusura della Cisgiordania, a partire da martedì sera, e non permetterà ai lavoratori palestinesi di raggiungere i loro luoghi di lavoro in Israele.

Anche i valichi di Gaza saranno chiusi durante le festività ebraiche.

Secondo diversi media ebraici, tutte le chiusure per le festività saranno revocate consecutivamente mercoledì e giovedì, ad eccezione delle chiusure stradali già imposte in Cisgiordania per motivi di sicurezza.

Il sito web del Times of Israel ha affermato che tutti i voli in entrata e in uscita dall’aeroporto Ben Gurion e dallo spazio aereo israeliano saranno chiusi a partire da martedì pomeriggio, quando gli ebrei israeliani celebrano lo Yom Kippur, aggiungendo che riprenderanno mercoledì sera.

Con l’avvicinarsi del tramonto di martedì, tutte le trasmissioni radiofoniche e televisive israeliane diminuiranno il volume gradualmente, e anche i trasporti pubblici si fermeranno, con autobus e treni che interromperanno i loro percorsi fino a dopo il giorno del digiuno ebraico. Gli autobus urbani e i trasporti interurbani riprenderanno gradualmente mercoledì sera, secondo lo stesso sito web.

Secondo il canale televisivo israeliano Channel 13, 26 battaglioni militari riceveranno rinforzi per lo Yom Kippur e migliaia di soldati israeliani saranno schierati in Cisgiordania, a Gerusalemme e lungo il Muro di annessione.

Secondo quanto riferito, sono scoppiati scontri tra giovani palestinesi e soldati israeliani, lunedì sera e martedì mattina, in diverse aree della Cisgiordania. I combattenti della resistenza palestinese hanno anche aperto di nuovo il fuoco contro un posto di blocco militare israeliano a Nablus.

Secondo fonti locali palestinesi, i combattenti della resistenza del gruppo armato Arin al-Osoud (Fana dei leoni) hanno aperto il fuoco contro un posto di blocco militare vicino alla cittadina di Beit Furik, nella parte orientale di Nablus.

Molteplici operazioni armate palestinesi contro obiettivi israeliani sono avvenute anche in Cisgiordania lunedì sera e più tardi nella notte tra lunedì e martedì.

Nel frattempo, fonti locali hanno riferito che giovani palestinesi si sono scontrati in mattinata con le forze d’occupazione israeliane (IOF) vicino al checkpoint di Beit Furik, nella Nablus orientale, senza fornire ulteriori dettagli.

Più tardi, in mattinata, le IOF hanno chiuso i posti di blocco intorno alla città di Nablus, in particolare quelli vicino alle cittadine di Huwara e Beit Furik, e hanno permesso ai coloni ebrei estremisti di radunarsi in gran numero nel sud di Nablus.

Secondo quanto riferito, un gruppo di coloni, scortato da soldati, ha lanciato lanciato pietre contro la scuola superiore della cittadina di Huwara, a Nablus, e ha aggredito gli studenti, mentre giovani palestinesi hanno lanciato pietre contro un autobus che trasportava soldati israeliani verso la stessa cittadina.

Nella notte tra lunedì e martedì, decine di cittadini palestinesi hanno subito diverse ferite durante gli scontri con le IOF all’ingresso principale della cittadina di Beita, nel sud di Nablus.

La Mezzaluna Rossa ha affermato che almeno 30 cittadini sono rimasti feriti durante gli scontri con le IOF vicino a Beita, sottolineando che 25 di loro hanno subito gli effetti dei gas lacrimogeni e altri due sono stati feriti con proiettili di acciaio rivestiti di gomma.

A Hebron/al-Khalil, un soldato israeliano è stato ferito alla testa durante gli scontri notturni nel campo profughi di al-Arroub.