Israele impone punizioni ai detenuti palestinesi nelle sue carceri

Tel Aviv – MEMO. L’Autorità penitenziaria israeliana ha imposto alcune punizioni ai detenuti palestinesi, secondo quanto avvertito martedì mattina dall’Ufficio informazioni sui prigionieri, aggiungendo che ciò potrebbe portare ad una “grave escalation” delle tensioni nelle carceri.

Le autorità carcerarie israeliane hanno ridotto ad un’ora il tempo che i prigionieri possono trascorrere fuori e il numero massimo di detenuti che possono trovarsi nel cortile della prigione allo stesso tempo. Hanno anche chiuso il negozio dei prigionieri, da cui acquistano beni di prima necessità, compreso il sapone, e hanno trasferito i prigionieri che sono membri del movimento del Jihad islamico in diverse carceri.

Le visite di familiari ed avvocati sono state vietate, secondo quanto affermato dall’Autorità per gli affari dei prigionieri dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina.

L’Ufficio informazioni per i prigionieri ha sottolineato che “le carceri sono sull’orlo di una pericolosa escalation alla luce delle punizioni imposte dall’amministrazione penitenziaria ai detenuti”.

Il portavoce dell’Autorità per gli affari dei prigionieri, Hassan Abd Rabbo, ha confermato che le autorità d’occupazione hanno trasferito tutti i prigionieri dalla prigione di Gilboa verso diverse altre carceri, mettendoli in isolamento.

Queste misure arrivano dopo che sei detenuti palestinesi, cinque dei quali erano membri del Jihad islamico, sono fuggiti da una prigione di massima sicurezza israeliana.

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